“I costi dell’energia per le aziende, anche nella nostra regione, sono troppo elevati, è urgente un intervento rapido e decisivo da parte del Governo.” - dichiara Giuseppe Biazzo, Presidente di Unindustria.
“Come emerge chiaramente dai dati Eurostat del 1° semestre 2025 il prezzo dell’energia nel nostro Paese è più alto del 30% rispetto alla media UE: un carico decisamente elevato che determina un grande gap di competitività per tutte le imprese del Lazio, rispetto alle competitor in Europa.” – aggiunge Biazzo.
“Aurelio Regina, delegato per l’energia del Presidente di Confindustria, ha evidenziato oggi sul Sole 24 Ore con molta chiarezza i punti su cui si può intervenire subito per ridurre i costi e salvaguardare la competitività delle nostre imprese, per le quali, soprattutto nel settore manifatturiero, l’energia rappresenta tra il 20% e il 40% del costo totale di produzione. In modo particolare, l’impatto risulta allarmante su settori energivori come la ceramica, il chimico, la carta e stampa, la gomma-plastica, l’elettronica e le telecomunicazioni che sono alcuni dei comparti più strategici e identitari dell’economia regionale.” – sottolinea Biazzo.
“Confidiamo che il Governo ascolti questo ulteriore grido di allarme del sistema imprenditoriale italiano che ha nel Lazio una sua componente importante che ho l’onore e la responsabilità di rappresentare in una fase complessa per l’industria e l’economia” – conclude Biazzo.