Un titolo che contiene già il messaggio: "Fabbrica Europa". Fabbrica perché il futuro della Ue è legato al Rinascimento dell'industria europea e perché occorre una fabbrica di idee per costruire un'Europa più prospera, equa e sostenibile, cioè più competitiva, abbandonando l'approccio ideologico emerso negli ultimi anni e confrontandosi su soluzioni concrete, ambiziose, cantierabili.
Sono i messaggi che il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, e il delegato dell'associazione per l'Europa, Stefan Pan, hanno messo nero su bianco nella prefazione al documento "Fabbrica Europa" presentato lo scorso martedì 20 febbraio alla Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano della Camera di Commercio di Roma in vista delle elezioni Ue di giugno, con le proposte del mondo imprenditoriale per il rilancio del Vecchio Continente.
Il documento, elaborato con il contributo delle Associazioni territoriali e le categorie - ha spiegato il direttore generale Raffaele Langella - sarà presentato a Torino, Milano, Bologna, Padova, Genova, Roma, Ancona, Napoli, Bari, Palermo, con il Consiglio delle rappresentanze Regionali di Confindustria, per avviare un confronto tra le imprese e i futuri eurodeputati. Industria e competitività sono il filo rosso che unisce i dieci messaggi chiave del testo.
“Il prossimo Parlamento sarà chiamato a prendere decisioni vitali per la Ue, è importante che si riappropri del suo ruolo politico che a volte è stato sottratto dalle ingerenze delle Commissioni. Sono urgenti interventi di politica industriale: purtroppo la nostra impressione è che il ceto politico non abbia la consapevolezza di questa urgenza.”
Così è intervenuto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi. “Servono strumenti finanziari europei per stimolare gli investimenti” e lanciando “un appello ai media e a chi fa informazione non permettiamo che questo importante passaggio democratico, in questo scenario delicato, diventi una grande arma di distrazione di massa in mano alla politica. Bisogna tenere la politica sul dibattito dei temi europei, senza industria non c'è l'Europa” – ha aggiunto Bonomi. “Nel 2008 il pil degli Stati Uniti era del 4,5% inferiore a quello europeo, nel 2022 il pil europeo è diventato del 4,5% inferiore a quello Usa. Sono numeri drammatici, è come aver perso il pil di un intero paese come la Francia o l'Italia”, ha detto Pan.
Questi i dieci temi chiave: