Contatti          Sedi
Bacheca    |   Login
 
Condividi Aggiungi ai preferiti Stampa Pdf

News - 25/11/2018

XIII Forum Interregionale del Centro Giovani Imprenditori Confindustria: follow up

All'evento di Perugia il Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria ha contribuito sul tema dell'Ambiente: il racconto di Raffale Giuliano

Interregionale Centro Perugia 2018
 

Il Comitato Interregionale del Centro, di cui fanno parte i Giovani Imprenditori di Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria, ha deciso di approfondire tematiche che possono consentire alle imprese di differenziarsi dalle altre nella creazione di valore e nella valorizzazione dell’etica ed equità. E' la Corporate Sustainability la chiave delle opportunità economiche, produttive, sociali e ambientali per una realtà organizzativa. Per questo il XIII Forum Interregionale del Centro tenutosi il 16 e il 17 Novembre 2018 ha avuto come titolo proprio l’acronimo #SIAMO: Sostenibilità, Impresa, Ambiente, Manifattura, Occupazione.
 

XIII Forum Interregionale del Centro - Natalizia

I Presidenti dei Giovani Imprenditori di Marche, Lazio, Abruzzo e Umbria
Foto a cura del GI Centro: 
vai alla gallery completa


La Sostenibilità come risposta ai bisogni del presente senza compromettere quelli del futuro, tenendo conto degli effetti che un’impresa ha nei confronti della società, dell’ ambiente e dell’economia, oltre che l’impatto nel breve e nel lungo periodo sulle risorse esistenti. Le Imprese sono le protagoniste di questo cambiamento e promotrici della ricerca dell’equilibrio, perché chiamate a prestare attenzione alla qualità dello sviluppo e agli strumenti utilizzati per perseguire l’obiettivo strategico della sostenibilità. A questo proposito il rispetto dell’Ambiente diviene fondamentale per la crescita e per l’eccellenza di un’impresa: energia pulita, la costruzione di nuove infrastrutture e città smart, gestione delle risorse naturali sono soluzioni che mirano alla protezione del pianeta e allo sviluppo di un’occupazione più dignitosa che riduca le disuguaglianze. Proprio sul tema “A di Ambiente” ha offerto un prezioso contributo il nostro Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria con gli interventi di Francesco Borgomeo, Presidente Saxa Gres Spa, e Marco Ravazzolo, Aree Politiche Industriali Confindustria.
 



Il racconto di Raffaele Giuliano del Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria

Lo scorso 17 novembre siamo stati ospiti della città di Perugia, dove si è svolto il forum dell’Interregionale del Centro, dal titolo SIAMO 4.0. In occasione del forum, il giorno precedente e sempre a Perugia si è svolto il Consiglio Centrale del GGI.

Grazie all’organizzazione del gruppo di lavoro Made in Italy, coordinato dalla vicepresidente Susanna Moccia, abbiamo avuto l’opportunità di riunirci per il Centrale presso l’azienda Luisa Spagnoli e di effettuare una visita guidata della stessa, nell’esposizione privata permanente, dedicata alla memoria di Lino Spagnoli, e nella Piazzetta degli Artigiani. Nell’esposizione è raccontata l’evoluzione della Luisa Spagnoli dai primi approcci con la filatura della lana d’Angora, negli anni Venti, fino ai giorni nostri, attraverso documenti cartacei, oggetti, capi, macchinari e riproduzioni fotografiche. La Piazzetta degli Artigiani, in cui erano presenti un insieme di botteghe (fabbro, segheria, falegname, pittore…) a disposizione dei dipendenti, è un esempio di come abbia saputo essere innovativa sotto molteplici punti di vista l’azienda Luisa Spagnoli: innovativa per il coraggio, perché una donna aveva il timone in anni in cui, gli anni Venti, non era affatto comune; innovativa per il prodotto e per il processo, per l’intuizione di utilizzare la lana d’Angora e pagare il lavoro della “pettinatura” a chiunque volesse farlo, non solo ai propri dipendenti, riuscendo a produrne in grandi quantità; innovativa per il sociale, perché ha investito sul welfare aziendale, di nuovo, in anni in cui non era affatto comune.

Prima del Centrale abbiamo avuto l’opportunità di avere con noi Nicoletta Spagnoli, amministratore delegato, che ci ha raccontato la storia dell’azienda e della famiglia Spagnoli. Al Centrale, come spesso accade negli ultimi tempi, i temi al centro del dibattito hanno riguardato la situazione politica, che preoccupa sotto più punti di vista. Preoccupa perché si sta diffondendo sempre più una cultura antindustriale. Preoccupa perché riteniamo che diversi provvedimenti abbiano un approccio errato, come il “decreto Genova”, che ingloba il condono per Ischia e la sanatoria per i fanghi alla diossina e come il ridimensionamento dell’aternanza scuola-lavoro. Per contrastare questa situazione si è scelto spiegare le nostre ragioni di imprenditori con maggiore convinzione, andando anche in molte trasmissioni televisive a raccontare perché, come imprenditori, ci battiamo contro determinati provvedimenti e siamo a favore di altri.

Altro argomento, ma sempre collegato alla situazione politica, è stato quella della manifestazione pro TAV svoltasi a Torino. È stata un successo e ha dimostrato come gli imprenditori e le altre categorie possano condividere obiettivi comuni e qual è il modo giusto per farlo: far sentire la propria voce, per raccontare le cose come stanno e per informare. Informare.

E su questo vorrei fare una riflessione sul tema della politica antindustriale: se noi imprenditori veniamo danneggiati da tale politica, significa che le nostre imprese vengono danneggiate. E, se le nostre imprese vengono danneggiate, gli stessi lavoratori vengono danneggiati. Questo perché noi imprenditori, le nostre imprese e i nostri lavoratori non siamo tre cose distinte e separate, gli uni in lotta contro gli altri, ma siamo tutti dalla stessa parte, necessariamente e indissolubilmente legati a doppio filo dal fatto evidente che le nostre imprese non possono esistere senza i loro capitani d’impresa che le hanno fondate e che le portano avanti sfidando le difficoltà quotidiane di un mercato globale sempre più competitivo, e non possono esistere senza la loro forza motrice, i lavoratori, che, al fianco degli imprenditori, giorno dopo giorno, lottano per far sì che l’impresa possa andare avanti e crescere. Perché, se l’impresa muore, l’imprenditore e i lavoratori perdono tutto ciò che hanno creato e per cui hanno lottato, insieme. Purtroppo, una sempre maggiore disinformazione strumentalizzata sta ponendo imprenditori e lavoratori in due categorie contrapposte, in contrasto, in lotta. Si fa credere ai lavoratori che gli imprenditori siano contro determinati provvedimenti e a favore di altri per il proprio tornaconto personale, per difendere un benessere meramente individuale, arroccati nell’egoismo di una posizione di privilegio che si vuole mantenere a tutti costi. Si vuol far credere che gli imprenditori siano dei “prenditori”, che chiedono infrastrutture non per lo sviluppo del paese e dell’economia del territorio, ma solo per portare a casa delle nuove commesse. È arrivato allora il momento di combattere la disinformazione e la non informazione, spiegando in maniera chiara, semplice, logica e supportata da dati, per quale motivo contrastiamo determinati provvedimenti e ci schieriamo a favore di altri. E abbiamo una grande opportunità, che dobbiamo sfruttare. Ognuno di noi è a capo di un’impresa. E le persone è nelle imprese che lavorano. Se, quindi, ognuno di noi s’impegna a “parlare” coi propri lavoratori e a “spiegare” loro le nostre ragioni, possiamo raggiungere un numero enorme di persone e possiamo davvero cambiare le cose.

Un’ulteriore riflessione utile è quella sull’essenza dei Consigli Centrali e, nello specifico, dei Consigli Centrali itineranti. Si tratta di una best practice. La contaminazione, l’opportunità di confrontarsi con (giovani) imprenditori che arrivano da ogni parte d’Italia, ha un valore enorme. Organizzare il Centrale ogni volta su un territorio diverso offre, a chi non è solito frequentare “il nazionale”, l’occasione di essere presente quando questo approda al suo territorio. In questa occasione si può toccare con mano il valore della contaminazione e, forse, decidere di cominciare a farne parte dal quel momento in poi, facendo crescere tutto il gruppo.

Termina il Centrale e ci si vede tutti alla cena di gala presso la Scuola Lingue Estere dell’Esercito. È il momento “conviviale”, in cui la cosa migliore che si possa fare è scegliere un tavolo a caso e cenare con giovani imprenditori che arrivano dalla Sicilia, o dal Veneto, o dalla Toscana…

Il tema è sempre lo stesso: contaminazione. L’indomani arriva il momento del forum: SIAMO 4.0 – Sostenibilità / Impresa / Ambiente / Manifattura / Occupazione. Interessanti gli spunti offerti dal Prof. Taticchi (Professore di Management e Sustainability): sul tema dell’Industria 4.0, di cui parliamo tanto, dimenticandoci che, però, abbiamo tante imprese che sono ancora faticosamente alle prese con la Terza di rivoluzione industriale; e sul tema della coopetition, cioè l’opportunità di collaborare con competitor, allo scopo di crescere insieme. Per la S di Sostenibilità, i Past President che hanno costituito l’Interregionale del Centro ci hanno raccontato di come la decisione di unire le regioni del centro abbia contribuito a formare la massa critica necessaria a ottenere voce in capitolo a livello nazionale: l’unione che fa la forza, un concetto che noi del Lazio conosciamo bene. Per la I d’Impresa hanno parlato gli sponsor, necessari alla realizzazione di ogni nostro evento. Per la A di Ambiente, tema curato dalla nostra regione, si è posto l’accento sull’industria come soluzione ai problemi e non il contrario, sottolineando come, per esempio, l’aspettativa di vita sia di gran lunga più elevata nei paesi industrializzati. È chiaro che si debba migliorare, rispettando l’ambiente: si parla quindi di economia circolare come un modello win-win per le aziende stesse, in quanto si rispetta l’ambiente e, allo stesso tempo, si abbassano i costi di produzione attraverso il riciclo. Per la M di Manifattura si è posto l’accento sull’importanza di investire sulla qualità e sulla ricerca e sviluppo. Per la O di Occupazione il tema è stato quello della formazione delle risorse umane.

L'evento è stato molto positivo per tutti noi e l’invito che rivolgiamo a chi non ha mai lasciato la propria territoriale è quello di affacciarsi a un evento nazionale perché potrebbe rendersi conto di avere a disposizione un mondo di occasioni.

XIII Forum Interregionale del Centro - Raffaele Giuliano
Raffaele Giuliano del Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria
Foto a cura del GI Centro: 
vai alla gallery completa

Unindustria favorisce lo sviluppo
delle imprese del territorio di Roma,
Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo

Codice Fiscale 80076770587 - Fax +39 06 8542577 - PEC info@pec.un-industria.it

Do not follow or index