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Interviste ed Editoriali - 18/09/2020

Unindustria: Tortoriello "Sì al Mes, per il Lazio quasi 3 miliardi. Priorità infrastrutture, digitale e green"

Bilancio dei 4 anni di presidenza di Unindustria. Colloquio con il Sole 24 Ore

La richiesta urgente alla politica è di progettualità e concretezza per far fronte all'emergenza economica che ha colpito il Paese. «Le risorse Ue vanno utilizzate in modo efficiente e con velocità, a partire dal Mes che per il Lazio vale quasi 3 miliardi». Filippo Tortoriello, 68 anni, ingegnere, (fondatore di Gala, azienda che opera nel settore dell'energia), per quattro anni alla guida degli industriali di Roma e del Lazio fa un bilancio del suo mandato e ricorda le sfide più urgenti sul territorio.

 

«Sono molto soddisfatto del mio percorso di presidenza» spiega Tortoriello presidente di Unindustria dal 2016. Il successore Angelo Camilli si insedierà il primo ottobre dopo il voto dell'assemblea privata. E la sfida sarà durissima. Nel 2020 secondo l'analisi di Bankitalia «la caduta del Pil in Regione sarà significativa anche se attesa inferiore a quella media nazionale». Infrastrutture, digitalizzazione, formazione e green economy le priorità di sviluppo di una regione con un sistema produttivo articolato ed export oriented - «Qui ci sono grandi imprese fortemente digitalizzate e competitive, in settori ad alto valore aggiunto come il farmaceutico, l'aerospazio, automotive, l'Ict» ricorda Tortoriello. Negli ultimi anni l'export farmaceutico, motore di crescita del Lazio, è quasi quadruplicato, passando dai 3,3 miliardi del 2009 ai 12,4 del 2019. Lo scorso anno ha registrato un incremento del +31%, arrivando ad incidere sulle esportazioni nazionali del settore per il 38%. Poi la gelata del Covid e la frenata: -16% nei primi sei mesi del 2020. Urgente quindi usare subito e bene le risorse europee: «ci saremmo aspettati linee guida del Recovery Pian italiano chiare e dettagliate per progettare e realizzare infrastrutture materiali e immateriali che sono la priorità, c'è un problema di digitalizzazione della Pa, di sburocratizzare».

 

Anche il Dl Semplificazione «incomprensibile nei testi» rischia di essere un'occasione perduta. Serve dunque un cambio di passo della politica nazionale «velocità e concretezza su progetti prioritari». C'è preoccupazione tra le imprese: «Apprezziamo l'indirizzo dato dal ministro Gualtieri di mandare avanti progetti che utilizzino le risorse a fondo perduto per dare una spinta forte alla ripresa» spiega Tortoriello. Importante poi accedere ai fondi del Mes: «la pandemia ha evidenziato grosse differenze sui territori, la sanità va riprogettata nelle strutture e nelle competenze, il Mes è una grande opportunità da non perdere e per il zio vale quasi 3 miliardi». In questo scenario, la possibilità «che Roma possa ospitare nel complesso dell'ex ospedale Forlanini la sede dell'Agenzia europea per la ricerca biomedica e la gestione delle crisi sanitarie - rimarca - come proposto dal presidente della regione Nicola Zingaretti è un'occasione unica da afferrare subito». Roma appunto. Un'emergenza per la quale serve discontinuità. La città ha bisogno di una visione, «di una proposta che disegni la città, capitale d'Italia, da qui al 2050 immaginando anche poteri più ampi per chi la governa. La riforma avviata è rimasta a metà».

 

Il prossimo anno si vota per le elezioni del sindaco. «Serve più attenzione da parte della politica nazionale, bisogna restituire alla capitale d'Italia capacità di attrazione, competitività e sviluppo invece qui la politica è fortemente ripiegata su se stessa non guarda lontano». Difficile il confronto con la sindaca Virginia Raggi «ora più dialogante con le imprese ma c'è stata grande difficoltà in passato» sottolinea Tortoriello ricordando la proposta già presentata dalle impresse realizzata con lo Studio Ambrosetti per Roma Futura 2030-2050, un Masterplan che progetta una città con mobilità sostenibile, a impatto zero una dotazione di infrastrutture all'altezza di una capitale europea- Tortoriello ricorda poi le iniziative avviate in questi quattro anni: dal Digital Innovation hub "Cicero" per la digitalizzazione delle imprese, all' accordo quadro con le università del Lazio per sostenere l'innovazione in azienda, il protocollo firmato da Unindustria con Enea per la gestione sostenibile dei rifiuti e i progetti con la Regione per investire su risorse umane e ricerca: «con la Regione il rapporto è stato diverso e proficuo. Con Zingaretti ho visto un approccio basato su concretezza, dialogo, sempre nel rispetto dei ruoli».

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Elisabetta de Tommaso




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