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Foto gallery - 16/09/2024

Greentech Global Forum, Turriziani: "Green economy e internazionalizzazione capisaldi per Unindustria, questione regolatoria centrale per sostenere la transizione"

La fruibilità di strumenti finanziari e di garanzia è una condizione imprescindibile per accedere a nuove fonti di finanziamento, ma per sostenere la transizione servono regole e tempi certi


E' iniziata a Roma la due giorni del “GreenTech Global Forum”, appuntamento promosso dalla Regione Lazio e da Lazio Innova in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione InternazionaleSIMEST (Società italiana di supporto all’internazionalizzazione), SACE (Agenzia italiana per il credito all’esportazione), ICE (Istituto per il Commercio Estero), con il supporto di Intesa Sanpaolo e la collaborazione di Unindustria e Assocamerestero.

 

Una mattinata intensa che ha visto partecipare, tra gli altri ospiti, anche il nostro Vice Presidente con delega alla Green Economy, Giovanni Turriziani, intervenuto nell'ambito dell'appuntamento dedicato alla finanza per l'internazionalizzazione:

 

“Temi come la green economy e l'internazionalizzazione rappresentano capisaldi per Unindustria, da sempre impegnata nel supportare le imprese del nostro territorio. La sostenibilità e gli investimenti per la transizione green delle aziende sono temi centrali anche del Piano Industriale per il Lazio, su cui stiamo lavorando e che ha già ottenuto un riscontro positivo dalle istituzioni coinvolte. L'obiettivo principale del Piano è ristabilire un equilibrio tra industria intelligente e servizi ad alto valore aggiunto, contrastando la bassa crescita e creando condizioni favorevoli affinché la regione diventi una "Terra d'Impresa".

 

 

 

Per le imprese del Lazio, la fruibilità del più ampio spettro possibile di strumenti finanziari e di garanzia è una condizione imprescindibile per accedere a nuove fonti di finanziamento, ma per sostenere la transizione serve anche un sistema di regole e tempi certi, non basati sul pregiudizio ecologico, ma sui dati. Un presupposto essenziale per liberare il potenziale delle imprese laziali è migliorare la regolamentazione e la gestione dei processi autorizzativi.


La questione regolatoria è centrale se si vuole creare davvero una filiera della green economy. Il green si fa con innovazioni e tecnologie, ma questo significa che c’è bisogno di manifattura, di luoghi di produzione di energia, di impianti, di un approccio neutro e obiettivo rispetto alle fabbriche e agli stabilimenti che invece troppo spesso è guidato da un sentimento anti-industriale che genera danni e disinvestimenti".

 

Nell'ambito della mattinata, come riporta l'AGI, è stato sottoscritto dalla Regione Lazio un protocollo d'intesa con Simest che ha l'obiettivo di sviluppare e promuovere nuove iniziative a sostegno dell'internazionalizzazione delle aziende regionali in tutti i Paesi e aumentare il livello delle esportazioni delle imprese del territorio. L'accordo è stato sottoscritto dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Roberta Angelilli, e il presidente di Simest, Pasquale Salzano, nel corso del "GreenTech Global Forum" organizzato dalla Regione Lazio, e promosso in collaborazione con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione, Simest. Sace, Unindustria, Assocamerestero e con il supporto di Intesa Sanpaolo.

 

 

"Attraverso il GreenTech Global Forum vogliamo promuovere il sistema produttivo del Lazio come economia all'avanguardia in Italia e in Europa nelle tecnologie per la sostenibilità - ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca -consapevoli che la larga diffusione sul nostro territorio delle tecnologie per la sostenibilità è un dato reale e in crescita, e che l'alto potenziale del sistema produttivo locale legato a un'efficace promozione internazionale può offrire sinergie nuove per generare innovazione, a beneficio dell'economia della nostra Regione e del nostro Paese. Le politiche di internazionalizzazione, di cui beneficeranno tutti i settori produttivi, rappresentano il primo passo in questa ambiziosa direzione su cui stiamo lavorando insieme al Vice Presidente Angelilli".


Significativi i numeri della prima edizione del Greentech Global Forum: 400 partecipanti (500 registrati) e 80 speaker da 25 Paesi che hanno animato i 12 Panel tenuti nelle due giornate presso il Gazometro Ostiense di Roma. Anche la seconda giornata ha offerto una vasta e articolata panoramica sulle best practice mondiali spaziando tra digitalizzazione dei trasporti, transizione energetica, idrogeno verde, cooperazione pubblico/privato per la salvaguardia del clima e dell’ambiente, con focus, tra gli altri, sull’agrivoltaico nei paesi del Nord Africa che si affacciano sul Mediterraneo e sulle prospettive offerte dal Piano Mattei, e sul mercato dell’energia verde nel Sud-Est asiatico, in rapida crescita.

 

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