L’Intelligenza negoziale è stato il tema del confronto organizzato da Unindustria Latina tenutosi questa mattina.
Obiettivo dell’incontro è stato quello di mettere al centro una tematica delicata come quello della negoziazione su cui si sono confrontate allo stesso tavolo Aziende del settore meralmeccanico della provincia, Parti Sociali e l'Associazione territoriale, apportando ciascuno il proprio contributo sulla base della propria visione e delle proprie esperienze.
L’intenzione della nostra associazione è quella di costruire confronti, analizzare metodologie e individuare linguaggi comuni per gettare le basi delle nuove relazioni sindacali del settore metalmeccanico. Un’impostazione basata su un confronto aperto tra le parti in un’ottica di sviluppo delle competenze e della competitività dell’Azienda da una parte e di rispetto degli aspetti relativi al sociale e all’ambiente dall’altra.
“Azienda e sindacato devono avere un rapporto virtuoso per la risoluzione dei problemi, che è stato strategico anche durante la pandemia permettendo alle aziende di continuare l’attività” così il Presidente di Unindustria Latina Pierpaolo Pontecorvo durante il suo intervento.
Il negoziatore, oltre ad essere un ottimo comunicatore, deve possedere un controllo emotivo proprio e nel contempo saper gestire e riconoscere anche le emozioni dei componenti del tavolo negoziale. Acquistare flessibilità nella negoziazione ovvero saper rispondere alle esigenze storico, culturali, economiche della azienda e del tavolo; immedesimarsi di volta in volta nella cultura aziendale nel suo evolversi.
Sono infatti 5 le peculiarità caratteriali - da noi identificati nel “buon negoziatore”: efficace gestione delle relazioni interpersonali; la consapevolezza emotiva; il controllo emotivo; la motivazione; l’empatia.
Pertanto chi ha la consapevolezza di poter utilizzare e sfruttare la propria “intelligenza emotiva” – come indica lo psicologo statunitense Goleman da cui prende spunto l’incontro - probabilmente può accrescere la propria professionalità di “buon negoziatore”.
Nella prefazione del testo “L’intelligenza negoziale. Gli aspetti emotivi e le tecniche della negoziazione” distribuita nella giornata di confronto Pierpaolo Pontecorvo dichiara: “Cultura di Impresa, tutti sappiamo che esiste, c’è, è presente nel quotidiano nelle nostre Aziende, ma abbiamo difficoltà a definirla: è una “struttura”, un “ordine”, un “modo di essere” invisibile che genera le norme e le regole di comportamento delle persone, nell’ambito di un’etica e di valori condivisi, è la percezione e la considerazione che gli imprenditori hanno “nel fare Impresa”, del suo valore e del suo ruolo nella società. La Cultura di Impresa, così come le relazioni sindacali, è in continua evoluzione, si adatta e si plasma ai cambiamenti della società, delle norme, delle evoluzioni storiche ed economiche del paese, spesso le anticipa.
Fare Cultura di Impresa è una attività che comporta più oneri che onori, viene percepita come secondo compito, viene vissuta più come una attività marginale, complementare; eppure abbiamo avuto, in questi anni, significativi ritorni dagli associati.
E proprio questi riconoscimenti tangibili ci hanno indotto a promuovere, insieme al sindacato metalmeccanico provinciale di Latina, questo simposio sull’”Intelligenza negoziale”: far comprendere a tutti gli attori delle relazioni sindacali e condividere con loro che il nostro Paese, anche a seguito della pandemia, sta vivendo un importante momento di cambiamento culturale nell’ambito del mondo del lavoro. Riteniamo che divulgare e rendere noto a tutte le parti sociali l’“Intelligenza negoziale” possa favorire e ottimizzare le relazioni industriali, diffondendo così Cultura di Impresa”.
Nelle foto il presidente di Unindustria Latina Pierpaolo Pontecorvo e il Direttore Andrea Segnanini con gli altri ospiti relatori del confronto