Si è tenuto stamane nella sede di Roma di Unindustria l'incontro“Liberi di includere” promosso dall'Associazione in sinergia con Assolavoro per fare il punto sulle iniziative nell'ambito del progetto "Unindustria per Rebibbia"., seguito nell'ambito delle attività della Sezione Consulenza, Attività Professionali e Formazione di Unindustria.
Il Sole 24 Ore
Unindustria: dal 2019 formati 73 detenuti del carcere di Rebibbia
La sostenibilità sociale è diventata un elemento sempre più rilevante nella strategia aziendale poiché le imprese riconoscono l'importanza di contribuire in modo positivo alla società e alla comunità in cui operano, oltre a perseguire il proprio sviluppo competitivo.
L'adozione di pratiche socialmente responsabili può avere un impatto positivo sulla reputazione e la relazione con clienti e stakeholder contribuendo a creare un ambiente più sostenibile a lungo termine per le imprese stesse.
Ciro Cafiero Presidente della Sezione Consulenza, Attività Professionali e Formazione di Unindustria ha introdotto i lavori: "L’inclusione lavorativa delle persone “ristrette” e’ un distillato delle politiche di fraternità, che vogliono la valorizzazione delle diverse abilità di cui esse restano portatrici nonostante i crimini commessi e lo sviluppo della loro persona umana, secondo lo spirito dell’articolo 3 della Costituzione. Rinunciare a questo per la cultura delle “stigmate” significa rinunciare ad abbattere il loro tasso di recidiva, che, come dicono i dati, per le persone detenute coinvolte in esperienze lavorative, sfiora lo zero, ma anche ad evadere la domanda di lavoro che le aziende esprimono. E’ necessario investire, muovendo dalla legge Smuraglia in politiche di formazione, dí occupabilita’ e dí sgravi contributivi e fiscali con un dialogo virtuoso tra mondo delle carceri e mondo del lavoro."
L’incontro ha messo a sistema quanto realizzato negli anni da Unindustria per la formazione e il reinserimento delle persone detenute in collaborazione con Formatemp e le agenzie per il lavoro associate e rappresenta una preziosa occasione per parlare del valore del capitale umano, del talento e delle buone prassi espresse dalle aziende che - unite a vantaggi concreti per le imprese in termini di brand reputation e aspetti fiscali - possono realmente attivare una call to action virtuosa della base associativa.
Roberto Santori membro del Gruppo tecnico Capitale Umano Unindustria ha sottolineato:"L’incontro ha permesso di fare il punto su quanto realizzato dal 2018 dalla Sezione Consulenza in tema di formazione volta alla riqualificazione professionale dei detenuti a fine pena, in vista di una loro occupabilità futura. Grazie alle testimonianze di aziende virtuose, sappiamo che sono tante le iniziative singole portate avanti in virtù di accordi locali, e l’obiettivo oggi è porre le basi per creare con tutti gli stakeholder uno strumento generale che semplifichi e metta a sistema tutte le azioni di inclusione sul tema a livello nazionale"
Ha concluso i lavori Eugenio Samori, Amministratore Unico Safra e Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Unindustria con Delega Startup e nuova imprenditoria: "I dati sul lavoro carcerario ci mostrano un quadro chiaro: nel 2024 circa il 33% dei detenuti è impiegato, mentre il 15,53% di essi, lavora alle dipendenze di imprese. Questo significa che la grande maggioranza dei detenuti continua a lavorare esclusivamente per l'Amministrazione Penitenziaria. Dobbiamo impegnarci affinché le imprese colgano le opportunità offerte dagli incentivi, non solo per favorire la riabilitazione sociale dei detenuti, ma anche per rispondere a una domanda di manodopera che in molti settori è in crescita. È il momento di rafforzare le sinergie tra il sistema produttivo e quello penitenziario per rendere il lavoro una leva concreta di reinserimento e inclusione.”
Sono intervenuti al Tavolo anche Agostino Di Maio, Direttore Generale di Assolavoro, Francesco Benvenuto Direttore Relazioni Istituzionali Cisco Italia e Caterina Micolano Founder Ethicarei e Presidente Feat Impresa Sociale.
Alcune immagini dell'incontro