Il progetto "Verso l'HR Networking Manager”, realizzato in collaborazione con Federmanager Roma ed in partnership con Unindustria Perform e finanziato da Fondirigenti, nasce all’interno di un contesto socio-economico in profonda trasformazione, anche nel territorio del Lazio. La crisi pandemica ha accelerato processi di cambiamento che erano già in corso, rendendo evidente quanto le imprese non possano più limitarsi a logiche tradizionali di gestione delle risorse, ma debbano affrontare sfide nuove e complesse: digitalizzazione, globalizzazione, sostenibilità, inclusione e benessere delle persone. In questo scenario, la funzione HR ha “ripreso” il proprio ruolo di leva critica per la competitività, dopo anni in cui ho avuto un ruolo prevalentemente impegnato in funzioni amministrativa/gestionale e di staff al AD. La gestione del capitale umano, la cura delle persone e la capacità di guidare processi di cambiamento organizzativo sono oggi al centro delle priorità aziendali.
Obiettivo del progetto è stato quello di ricostruire, attraverso un percorso di ricerca qualitativa (interviste e focus group), il set di competenze emergenti che definiscono il profilo dell’HR del futuro: un professionista capace di connettere persone, processi e territori, fungendo da ponte tra l’impresa e l’ecosistema in cui opera. In altre parole, delineare il core curriculum dell’HR Networking Manager, inteso come nuova figura chiave per la competitività delle imprese laziali e per la loro capacità di attrarre, sviluppare e trattenere talenti. dalla condivisione tra le Parti Sociali di un contesto economico e sociale di profonda e rapida trasformazione, accelerata anche dalla pandemia che ha imposto una veloce digitalizzazione, l’inserimento di nuove tecnologie in azienda e una crescente attenzione al benessere delle persone nelle organizzazioni e alla gestione delle sfide geopolitiche come temi critici.
L'obiettivo primario del progetto è stato riportare la funzione HR al centro come leva strategica per la competitività aziendale, integrando ed anche superando il suo ruolo prevalentemente amministrativo e reattivo del passato. Il progetto, in particolare, ha mirato a definire e validare il set di competenze emergenti per l'HR del futuro, identificando il profilo dell'HR Networking Manager. La nuova figura HR non rappresenta un semplice aggiornamento del ruolo, ma un vero e proprio cambio di paradigma: un professionista capace di connettere persone, processi e territori, fungendo da “ponte strategico” tra l’impresa e l’ecosistema.
Le sue caratteristiche distintive sono la capacità di avere una visione sistemica (che vede l'impresa come un nodo di una rete più ampia), una forte capacità di networking (essenziale per costruire relazioni interne ed esterne con università, enti e istituzioni), un ruolo strategico di integrazione delle decisioni HR nelle strategie complessive di business, unita ad una vocazione trasformativa volta ad anticipare, interpretare e orientare il cambiamento culturale e organizzativo.
Il percorso metodologico seguito nel progetto è stato quello di una ricerca qualitativa strutturata e rigorosa, finalizzata a definire il Core Curriculum della funzione HR e si è sviluppato in tre fasi chiave:
L'evento finale del progetto "Verso l’HR Networking Manager", tenutosi il 15 ottobre 2025 presso la sede di Unindustria a Roma, ha rappresentato il termine del progetto e un momento cruciale di sintesi, confronto e validazione del nuovo profilo HR. L'incontro ha visto la partecipazione e il coinvolgimento dei due Gruppi Tecnici Capitale Umano e Lavoro e Relazioni industriali di Unindustria ed è stata un’occasione di confronto e verifica della bontà scientifica del progetto, che ha coinvolto oltre 30 aziende le quali in maniera privilegiata hanno dato il loro contributo al tema di confronto. Lo scopo era valorizzare i risultati e ridefinire il ruolo HR in chiave di rete e innovazione. L’evento ha ribadito la centralità del dialogo e della contaminazione tra esperienze e best practice aziendali come elemento fondante del nuovo paradigma manageriale.
Le riflessioni conclusive portano a identificare chiaramente l’HR Networking Manager come l’attore che può orchestrare le connessioni necessarie, elevando la funzione HR a leva strategica di competitività e innovazione sociale per l'intero territorio. Il progetto evidenzia una profonda transizione dalla visione di azienda "baricentrica" (logica "Inside out") a una visione di azienda "nodo" di una rete più ampia, un'azienda "Outside in" che trae spunto dall'esterno e riconosce filiere e territori come elementi centrali nella costruzione di un ecosistema di apprendimento e innovazione. Le principali sfide aperte (integrazione di Digitalizzazione e AI con la centralità della persona, Attraction e Retention dei talenti, gestione del Benessere e Welfare evoluto) impongono inevitabilmente un approccio di sistema in cui imprese, istituzioni e associazioni devono collaborare per generare valore condiviso. La prospettiva per il futuro è quella di consolidare il ruolo del sistema di supporto alle imprese come hub di apprendimento e networking capace di sostenere in modo efficace la crescita delle PMI in questo nuovo, complesso paradigma.
Su iniziativa del Gruppo Tecnico Lavoro e Relazioni Industriali e del Gruppo Tecnico Capitale Umano, il progetto è stato presentato con un incontro ospitato in Unindustria, a Roma, mercoledì 15 ottobre 2025, al quale hanno partecipato il DG Federmanager Roma Carlo Imperatore e il DG di Unindustria Massimiliano Ricci; la presentazione dei risultati dell'Iniziativa Strategica: il modello dell'«HR Networking Manager»: è stata tenuta dal Prof. Luigi Serio - Docente Università Cattolica del Sacro Cuore. A seguire si sono tenute le testimonianze aziendali con Greta Autieri - Head of HR, Talent, Culture and Inclusion della Soc. British American Tobacco Italia S.p.A. e Fedora Gasperini - HR Director, Organization, People and Culture della Soc. Bristol Myers Squibb S.r.l.. Del valore della iniziativa strategiche per lo sviluppo della cultura manageriale ha parlato Massimo Sabatini, Direttore Generale Fondirigenti. Il ruolo di Unindustria Perform per lo sviluppo delle competenze del territorio è stato illustrato dal direttore Bruno Scazzocchio, mentre le conclusioni sono state portate da Alda Paola Baldi, Vicepresidente Unindustria per il Capitale Umano, e Antonio Liotti, Vicepresidente Unindustria per Lavoro e Relazioni Industriali.
Si ringraziano per la collaborazione e la riuscita del progetto: Fondirigenti, Federmanager Roma ed il Professor Luigi Serio, Professore Aggiunto di Economia e Gestione delle Imprese nella Facoltà di Economia e di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica, e la sua collaboratrice Lucilla Cartoni Iorio.
Un ringraziamento speciale a tutte le aziende partecipanti al progetto.
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