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News - 08/07/2024

Economia, Cristiano Dionisi al Corriere della Sera: "Nel Lazio inversione di tendenza, export a +8,5% nel primo trimestre 2024"

Il Presidente della Piccola Industria Unindustria ha preso parte alla tappa dedicata al Lazio del roadshow del Corriere "L’Economia d’Italia: industria, filiere e capitali per la crescita del Paese"

 

Oggi lunedì 8 luglio 2024 Cristiano Dionisi, Presidente della Piccola Industria Unindustria, ha preso parte al convegno sull'economia del Lazio organizzato dal Corriere della Sera all'Auditorium Ara Pacis di Roma, nell'ambito del roadshow “L’Economia d’Italia“ dedicato a imprese e territori per raccontare le eccellenze produttive e la crescita del Paese attraverso le voci dei suoi protagonisti.

 

 

L'Economia nel Lazio e l'occasione del Giubileo 2025

"Nel 2023 l'economia del Lazio ha registrato una crescita dello 0,9%, in linea con la media nazionale, grazie soprattutto alla forte espansione del settore turistico. Secondo l'Istat, il turismo nel Lazio è cresciuto più che in qualsiasi altra regione d'Italia, con un incremento del 25% di presenze rispetto al 2022. Anche il settore delle Costruzioni ha dato un contributo positivo, mentre l’Industria in senso stretto ha subìto una contrazione, con un calo del valore aggiunto dell’1,2%, similmente a quanto avvenuto nel resto del Paese. Questa flessione è riconducibile al settore energetico, che ha risentito del calo dei consumi di gas ed elettricità a livello nazionale, e a quello manifatturiero, condizionato dalla debolezza della domanda estera. Ne è un segnale evidente il netto calo delle esportazioni del Lazio lo scorso anno: -9,7% in valore a fronte di una sostanziale stabilità a livello nazionale. Inoltre, diversi settori produttivi sono usciti solo recentemente da una fase segnata da intensi rialzi dei costi di produzione. Gli effetti della crisi del gas si sono tradotti in forti aumenti dei costi di produzione in particolare per i settori energivori.

 

Nonostante queste difficoltà, le prospettive per il futuro dell'economia regionale sembrano promettenti. Nel primo trimestre del 2024, l’andamento delle esportazioni sembra suggerire un’inversione di tendenza, con un incremento del +8,5% per il Lazio a fronte di una lieve flessione per il Made in Italy (-2,8%). Un secondo aspetto positivo emerge da una recente indagine del nostro Centro Studi sull'andamento dell'occupazione nei prossimi mesi. I settori della Farmaceutica, dell'Ict, dei Trasporti e del Turismo prevedono un aumento dell'occupazione nonostante le persistenti difficoltà nel reperire manodopera e figure specializzate sul mercato del lavoro. A giugno 2024, infatti, ancora per il 42% delle nuove assunzioni è stato difficile trovare candidati per le posizioni richieste", ha aggiunto Dionisi. "In questo contesto, il Giubileo 2025 è atteso come un ulteriore fattore di crescita per l'economia del Lazio, specialmente per il settore turistico".

 

Investimenti, serve un "Lazio attrattivo"
"Per rilanciare il sistema imprenditoriale regionale occorre innanzi tutto rendere sempre più la nostra regione un territorio attrattivo per gli investitori. Due grandi temi che sono costantemente nell’agenda della nostra Associazione sono, da un lato, un miglioramento significativo del sistema delle infrastrutture e dall’altro una Pubblica Amministrazione che sia più efficiente ed in grado di comprendere i meccanismi e i tempi d’impresa. Dobbiamo realizzare un ecosistema in cui le imprese possano dispiegare appieno le loro potenzialità e svolgere un ruolo trainante nello sviluppo economico e sociale della regione".

 

Imprese e PNRR
"Sul PNRR la nostra valutazione è complessivamente positiva: nonostante siano evidenti le criticità emerse in fase di attuazione e relative alla capacità di spesa, il Piano ha comunque impresso un’importante accelerazione nella realizzazione degli investimenti e delle riforme strategiche per il Paese. Come imprese abbiamo accolto con favore il significativo aumento delle voci relative agli incentivi alle attività produttive disposto dal nuovo PNRR. La quota destinata alle imprese nella rimodulazione sale, infatti, dal 16,8% al 22,2% del totale. Tenendo conto del rilevante contributo che le imprese hanno dato all’effettiva attuazione del Piano, questa modifica può senz’alto imprimere una maggiore accelerazione alla capacità di spesa dei fondi, favorendo lo sviluppo, soprattutto in chiave green, del Paese".

 

Formazione e Capitale Umano per la crescita
"Unindustria lavora da anni sul tema dei rapporti tra le imprese e il mondo accademico per intensificare i progetti comuni e rendere sistematiche le collaborazioni, sia sul fronte della ricerca e sviluppo, sia su quello del match tra le competenze richieste dalle aziende e quelle acquisite dagli studenti. Dal dialogo con le Istituzioni locali e le principali Università del territorio è nata l’idea del Rome Technopole: un polo multi-tecnologico di caratura internazionale con un forte collegamento con il tessuto produttivo specializzato nelle materie scientifiche, una porta unica di accesso alle migliori eccellenze della formazione, della ricerca e del trasferimento tecnologico per la Transizione energetica e Sostenibilità, Trasformazione Digitale, Bio-farmaceutico e Salute".


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