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Documento - 29/10/2021

Primo Piano PNRR Settimanale di Unindustria - n.6

Caro Associato, leggi il nuovo numero del Settimanale di Unindustria e Orep a te dedicato

Caro Associato,

non perdere il sesto numero di “Primo Piano PNRR. Settimanale di Unindustria in collaborazione con Orep”, il nuovo strumento di informazione settimanale sul PNRR a te dedicato, una overview su tutte le novità dell’ultima settimana per essere sempre aggiornati con news, bandi, previsioni, scenari sull’attuazione del PNRR.

 

   Versione stampabile in allegato

 

 

Settimanale 25-29 ottobre 2021

 

I flash della settimana:

  • Sono in corso di completamento le assunzioni per la Soprintendenza Speciale PNRR che, secondo l’articolo 29 del Dl 77/2021 dovrà ricevere i progetti infrastrutturali del PNRR di interesse statale – o che chiameranno in causa almeno due soprintendenze territoriali – che prevederanno una valutazione di impatto ambientale (Via), con l’obiettivo di velocizzarne l’iter burocratico di approvazione, anche attraverso la riduzione dei tempi per formulare i pareri. Dopo il bando di inizio luglio, rimangono ora 66 candidati che dal 9 al 15 novembre dovranno sostenere un colloquio con la commissione per la valutazione finale. Si punta a rendere la Soprintendenza operativa entro il 1° dicembre. Sicuramente sul tavolo di lavoro arriveranno i pareri sulla Via dei 10 progetti indicati nell’allegato 4 al Dl 77: si tratta di 6 ferrovie; di un’opera di derivazione sulla diga di Campolattaro, in Campania; della messa in sicurezza e ammodernamento del sistema idrico del fiume Peschiera, nel Lazio; del potenziamento delle infrastrutture del porto di Trieste; della realizzazione della diga foranea a Genova.
  • Open Polis ha pubblicato un pezzo sui due file contenti gli open data del PNRR pubblicati dal Governo sul sito Italia Domani. Uno contiene l’elenco delle misure (riforme e investimenti) aggiornato al 30 settembre. L’altro invece mostra le scadenze (traguardi e obiettivi) ed è aggiornato al 12 luglio. L’articolo dimostra che i due file sono pieni di incongruenze e imprecisioni, rendendo impossibile associare scadenze e misure. Open Polis ne conclude che il motivo delle incongruenze potrebbe essere associato al fatto che i file siano stati compilati manualmente, con un fine non di analisi ma di divulgazione. Questo li però rende poco affidabili e quindi inutilizzabili ai fini del monitoraggio sullo stato di attuazione del PNRR.
  • Il credito di imposta per investimenti in beni strumentali, ottenibile accedendo al fondo Simest, non è cumulabile con i bandi le cui risorse derivano dal PNRR. La circolare 21/2021 del 14 ottobre - con cui il MEF fornisce alle amministrazioni centrali attuatrici degli interventi le istruzioni tecniche per la selezione dei progetti PNRR – va oltre l’obbligo previsto dall’articolo 9 del regolamento UE 2021/241, per il quale non ci deve essere una duplicazione del finanziamento degli stessi costi da parte del dispositivo e di altri programmi dell’Unione. Infatti, la circolare prevede anche il divieto di cumulo dei fondi PNRR con risorse ordinarie da bilancio statale. Questo passaggio non è previsto dall’articolo 9 del regolamento europeo, che stabilisce invece che le iniziative di riforma e di investimento possono essere sostenuti da altri programmi e strumenti dell’Unione, a condizione che tale sostegno non copra lo stesso costo. La notizia si apprende sia dalla circolare della Ragioneria dello Stato del 14 ottobre, sia dalle FAQ (in particolare dalla n°8) pubblicate sul sito Simest, dove si risponde ai quesiti più frequenti relativi al finanziamento del Fondo 394/81 Simest per l’internazionalizzazione delle imprese, rifinanziato dal PNRR con una dote di 1,2 miliardi/EUR.
  • Ancora frenato il Dl concorrenza, ormai al quarto slittamento della sua approvazione, inizialmente prevista per il 31 luglio. Secondo quanto ricostruito dal Sole 24 Ore, il Ministero della Salute chiede cautela sull’immissione rapida in commercio dei farmaci generici in considerazione della tutela brevettuale e sulle gare per le strutture private che vogliono lavorare con il Servizio sanitari nazionale. Controverse  anche le misure sui servizi pubblici locali che cerca di contrastare le gestioni in-house, quindi senza gara, da parte delle amministrazioni.

 

Approfondimento Dl Recovery, approvato in Cdm il 27.10.2021

Il Consiglio dei Ministri di ieri, 27.10.2021, ha approvato due provvedimenti (un decreto-legge e un disegno di legge) che hanno come obiettivo quello di raggiungere ulteriori 7 dei 51 traguardi e obiettivi il cui conseguimento è previsto entro il 31 dicembre 2021. Le condizionalità soddisfatte diventano quindi 26 (considerando anche la proroga del Superbonus inclusa nella legge di bilancio approvata nel corso del Cdm del 28.10). Le 7 condizionalità soddisfatte dal decreto sono:

 

  • Fondo per la ripresa e la resilienza Italia (M1C3-22). Il fondo è peraltro necessario a consentire il finanziamento di progetti di turismo sostenibile.
  • Garanzie per il finanziamento nel settore turistico (M1C3-24). La disposizione prevede l’istituzione, nell’ambito del fondo di garanzia per le PMI, di una sezione speciale turismo.
  • Istituzione di un fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese (M1C3-25). Con questo fondo si consente la concessione di contributi per interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale.
  • Riconoscimento di crediti di imposta per le imprese turistiche e la digitalizzazione delle agenzie di viaggio e i tour operator (M1C3-26). La norma prevede un credito di imposta nella misura dell’80% per l’incremento dell’efficienza energetica e la riqualificazione antisismica, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la realizzazione delle piscine termali e la digitalizzazione delle strutture turistiche. Sono previsti anche contributi a fondo perduto fino a 40mila euro.
  • Modifica all’iter di approvazione dei contratti di programma (M3C1-1). Si accelera l’iter con il quale si approvano i contratti di programma di Rfi.
  • Riforma spending review (M1C1-100). Si rafforza il ruolo del Ministero dell’economia e delle finanze nel presidio dei processi di monitoraggio e valutazione della spesa anche per supportare le altre amministrazioni centrali.
  • Legge disabilità (M5C2-1). Viene approvata una legge quadro sulla disabilità. Gli ambiti di intervento della delega al Governo sono:

 

    • definizioni della condizione di disabilità, riassetto e semplificazione della normativa di settore in linea con la Convenzione ONU;
    • accertamento della condizione di disabilità e revisione dei suoi processi valutativi di base, unificando tutti gli accertamenti concernenti l’invalidità civile, la cecità civile, la sordità civile, la sordocecità, l’handicap, anche ai fini scolastici, la disabilità prevista ai fini del collocamento mirato e ogni altra normativa vigente in tema di accertamento dell’invalidità;
    • valutazione multidimensionale della disabilità, progetto personalizzato e vita indipendente;
    • informatizzazione dei processi valutativi e di archiviazione;
    • riqualificazione dei servizi pubblici in materia di inclusione e accessibilità; 
    • istituzione di un Garante nazionale delle disabilità che dovrà occuparsi di raccogliere le istanze e fornire adeguata assistenza alle persone con disabilità che subiscono violazioni dei propri diritti; formulare raccomandazioni e pareri alle amministrazioni interessate sulle segnalazioni raccolte, anche in relazione a specifiche situazioni e nei confronti di singoli enti; promuovere campagne di sensibilizzazione e di comunicazione per una cultura del rispetto dei diritti delle persone.

 

Il Ministero del Turismo dettaglia sul sito l’intero pacchetto previsto dal PNRR per il dicastero. Nel Dl approvato ieri in Cdm sono stati raggiunti 4 dei 6 traguardi previsti per il 2021. Gli altri due (aggiudicazione di tutti gli appalti relativi all’hub digitale del turismo, e la politica di investimento per il Fondo nazionale del Turismo) necessitano di ulteriori atti amministrativi.

 

Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha incluso nel Dl Recovery una norma abilitante che prevede il conferimento di incarichi di collaborazione per il supporto ai procedimenti amministrativi per la realizzazione del Piano. La norma è propedeutica al conseguimento del traguardo europeo previsto per il 2021, che sarà raggiunto con il completamento effettivo delle procedure di assunzione. Il Dl prevede poi l’aumento del contingente degli esperti multidisciplinari per gli enti locali, che potranno superare i mille previsti dal Dl Reclutamento, e spiana la strada ai professionisti, che potranno restare iscritti agli ordini quando accettano contratti a tempo con le PA e potranno ricongiungere gratuitamente i contributi.

 

Il MiMS informa anche che, oltre all’accelerazione dell’iter di approvazione dei contratti di programma di Rfi (traguardo previsto per il 2021), sono stati accelerati gli iter di approvazione di tutti i progetti ferroviari, riducendo i tempi da 11 a 6 mesi, poiché il Dl Recovery ha esteso le procedure già utilizzate per le opere prioritarie del PNRR a tutte le opere ferroviarie, comprese quelle finanziate con i fondi ordinari e i fondi strutturali europei.

 

Il Ministero per il Sud e la Coesione territoriale dettaglia sul suo sito tutti i provvedimenti del dicastero inclusi nel nuovo Dl. Tra questi vi è la realizzazione di uno sportello unico digitale, ossia una piattaforma attraverso la quale le imprese che intendono presentare un progetto di insediamento in un’area ZES possono inoltrare la richiesta di autorizzazione unica eventualmente necessaria. Il provvedimento è propedeutico al raggiungimento del traguardo previsto per dicembre 2021[1], che prevede l’entrata in vigore dei decreti ministeriali di approvazione del piano operativo per tutte e otto le Zone Economiche Speciali.

 

Il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Transizione Digitale istituisce tramite il Dl approvato ieri il Fondo “Repubblica Digitale”. Con una dote di 250 milioni di euro, si mettono in campo iniziative di formazione digitale e per il superamento del digital divide. L’obiettivo è quello di raggiungere il target previsto dall’Europa, con il 70% di cittadini digitalmente abili entro il 2026. Prevista poi una norma in accordo con il Ministero dell’Interno per permettere ai cittadini di iscrivere e gestire online il proprio domicilio digitale direttamente dall’anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR), accedendo con SPID e CIE. Il provvedimento non riguarda solo i cittadini, ma anche le imprese: nel decreto è infatti prevista una norma che consente a queste ultime di acquisire le certificazioni necessarie per le proprie attività attraverso un’unica piattaforma. Questa funzionalità agevola l’interoperabilità e lo scambio di informazioni tra le pubbliche amministrazioni ed è un servizio telematico per il collegamento alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND).

 

Il Ministero dell’Università vede inclusi nel nuovo Dl importanti norme che sono collegate ai tre traguardi previsti nel 2021 per il ministero; nonostante nessuno di essi venga pienamente raggiunto, le norme facilitano molto il percorso di conseguimento. Esse sono:

  1. una norma che rende i corsi di laurea più flessibili. Ogni corso (specie se triennale) dovrà essere arricchito con insegnamenti di altre aree oppure con le soft skills. Lasciando ai singoli atenei, in nome della loro autonomia, la scelta su come attribuire i Cfu aggiuntivi, se con laboratori o seminari. Più avanti, sempre per flessibilizzare il sistema, si interverrà sui 383 settori scientifico-disciplinari;
  2. una norma che aumenta di 700 euro (arrivando così a 4mila euro) dell’importo delle borse di studio che il PNRR “cifra” in 50 milioni e che sarà operativo con un successivo decreto ministeriale;
  3. una norma che snellisce le procedure per l’edilizia universitaria: l’intera procedura viene informatizzata e la priorità va agli interventi di demolizione/ricostruzione di edifici esistenti, con un target di 7.500 posti in letto in più entro fine 2022.

 

Sul sito di OReP è possibile avere contezza dei 26 traguardi e degli obiettivi raggiunti fino ad oggi e dei 25 da raggiungere entro la fine dell’anno. Tra le condizionalità che verranno soddisfatte a breve si evidenziano: il Fondo impresa donna, il cui decreto è stato firmato dal Ministro Giorgetti ma non ancora pubblicato in Gazzetta; il programma GOL Garanzia Occupabilità Lavoratori, che è stato approvato dalla Conferenza Stato Regioni definitivamente il 21 ottobre, ma il cui decreto deve ancora essere firmato dal Ministro Orlando.

 

Approfondimento sul Dl 121/2021 (infrastrutture e trasporti) approvato dalla Camera il 28.10.2021: le misure per il PNRR

Le misure del Dl 121/2021 (infrastrutture e trasporti) connesse al PNRR sono:

  • Il «piano di perequazione infrastrutturale» per il Sud prevede 4,6 miliardi dal 2022 al 2033. Entro novembre 2021 dovrà essere completata una prima fase di elaborazione di indici territoriali per effettuare una ricognizione delle principali criticità, ad opera del MIMS; entro marzo 2022 dovrà essere approvato dal MEF un piano di ripartizione delle risorse. Nei trenta giorni successivi, i singoli ministeri presenteranno l’elenco di interventi aggiuntivi, cioè non ancora finanziati da altre leggi o piani. Il tutto in linea con le priorità definite dal PNRR e dal Piano nazionale complementare.
  • Viene istituito presso il MiMS il Centro per l’innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità (Cismi), per circa 1,8 milioni annui. Il Cismi dovrà contribuire alla realizzazione degli interventi del PNRR, promuovendo e incrementando «attività di studio, di ricerca e di sviluppo nel settore della sostenibilità delle infrastrutture e della mobilità»
  • Rafforzato il sistema di controllo elettronico della marcia dei treni (Ertms); in aggiunta ai 2,97 miliardi previsti dall’Investimento 1.4 della Componente 1 della Missione 3 del PNRR, sono stati stanziati 300 milioni in cinque anni per l’installazione dei sottosistemi nelle cabine di guida dei treni.
  • L’articolo 10 riguarda la progettazione territoriale e destina 123,5 milioni fra il 2022 e il 2023 alla creazione di un parco progetti dei comuni del Sud con meno di 30.000 abitanti, prevedendo che i comuni assegnatari pubblichino bandi di gara con premi per acquisire proposte progettuali.
  • All’interno del Ministero della Difesa, si aggiunge un settimo componente ministeriale al comitato speciale del consiglio superiore dei lavori pubblici che giocherà un ruolo decisivo per la «corsia veloce» prevista dall’articolo 44 del Dl 77/2021, in particolare proponendo integrazioni e correzioni a progetti che dovessero incontrare obiezioni prima, durante e dopo la conferenza di servizi.
  • Assegnati 37 milioni per realizzare interventi infrastrutturali finalizzati a incrementare le capacità delle banchine e il traffico di traghetti nello Stretto di Messina.

Inoltre, in sede di conversione alla Camera del Dl sono stati approvati in settimana importanti emendamenti, 4 dei quali relativi al PNRR.

  • Per agevolare l’attuazione del Piano nazionale degli interventi nel settore idrico, è stata introdotta una importante semplificazione del quadro giuridico al fine di semplificare e accelerare la realizzazione degli investimenti relativi all'approvvigionamento primario. Si tratta di un traguardo del PNRR il cui conseguimento è stato anticipato rispetto alla scadenza di marzo 2022. Viene tra l’altro chiarita la ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni per l’approvazione di progetti e per la vigilanza sulle opere di adduzione alle dighe.
  • Per favorire lo sviluppo del sistema nazionale della portualità viene modificata la legge quadro misure di semplificazione in materia di programmazione strategica e di procedure di approvazione del piano regolatore portuale. In particolare, al fine di chiarire le competenze delle Autorità di sistema portuale è stata inserita la definizione di “ambiti portuali”, che sono individuati geograficamente nel documento di programmazione strategica di sistema e che possono includere anche altre aree private e pubbliche. Inoltre, nell'ottica dello snellimento dei procedimenti amministrativi, viene semplificata la procedura di approvazione del documento di programmazione strategica di sistema da parte del MIMS, prevedendo il dialogo con gli enti locali e le regioni. Per quanto riguarda il Piano regolatore portuale, si prevede che esso sia di competenza esclusiva dell’Autorità di sistema portuale. Anche questa riforma un traguardo del PNRR il cui conseguimento è stato anticipato rispetto alla scadenza prevista per le fine del 2022.
  • Viene chiarito il riparto delle competenze tra Enti locali e Anas/concessionari su ponti, viadotti, sottopassi e sovrappassi localizzati sulle strade secondarie che intersecano le strade principali. Sarà un decreto del MIMS a individuarli e a specificarne il soggetto responsabile. Questa disposizione rientra nei traguardi previsti entro il 2021.
  • Vengono qualificate come prioritarie le procedure di valutazione di impatto ambientale dei progetti relativi agli interventi di cui all'Allegato IV del Dl/77 2021. Si tratta di 6 ferrovie (Palermo-Catania Messina; Verona-Brennero; Salerno-Reggio Calabria; Battipaglia-Potenza-Taranto; Roma-Pescara; Orte-Falconara); di un’opera di derivazione sulla diga di Campolattaro, in Campania; della messa in sicurezza e ammodernamento del sistema idrico del fiume Peschiera, nel Lazio; del potenziamento delle infrastrutture del porto di Trieste; della realizzazione della diga foranea a Genova.
  • È stato assegnato a Cassa depositi e prestiti (Cdp) – e limitatamente agli interventi per le Pmi anche a Mediocredito Centrale (Mcc, controllata indirettamente dal Mef attraverso Invitalia) – un compito di assistenza e supporto tecnico sui progetti del PNRR. Per farlo le PA dovranno sottoscrivere apposite convenzioni, nei limiti delle risorse dei rispettivi bilanci, «anche a valere sui quadri economici degli investimenti che concorrono a realizzare». In altre parole, per farsi aiutare a gestire i progetti per attuare i quali non posseggono sufficiente capacità amministrativa, le amministrazioni potrebbero dover versare alle due controllate del ministero dell’Economia un corrispettivo che riduce le risorse messe a disposizione proprio dal governo per quell’investimento.

Il Dl è stato approvato alla Camera dei Deputati il 28.10.2021 e passa ora all’esame del Senato per la conversione in legge.

 

[1] N.B.: Il sito del Min Sud riporta la seguente dicitura: “Il testo del Dl (ndr) contiene alcune norme promosse dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale. Tra queste, quella che riguarda lo ‘sportello unico digitale’ per le aree rappresenta una norma abilitante prevista dal PNRR, alla quale occorre dare attuazione entro il 31 dicembre 2021. Un obiettivo che, quindi, è stato realizzato”. È fuorviante in quanto si tratta di un traguardo e non di un obiettivo, che per essere raggiunto necessita l’entrata in vigore dei piani operativi per le ZES. La norma inclusa nel nuovo Dl è propedeutica al raggiungimento del traguardo, ma non sufficiente.

 

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