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Documento - 15/04/2021

Rapporto di previsione del Centro Studi Confindustria: liberare il potenziale italiano riforme, imprese e lavoro per un rilancio sostenibile

Il rapporto del CSC fornisce alcune declinazioni su come ricostruire le premesse per liberare il potenziale italiano di sviluppo sostenibile.

Lo scorso anno, di questi tempi, abbiamo usato la metafora del meteorite che ha colpito l’economia italiana a seguito della crisi Covid, aprendo un enorme cratere in termini di prodotto e reddito, oltre alle incommensurabili perdite umane e sanitarie. Oggi, l’immagine che questo Rapporto di previsione restituisce è quella di un’economia e una società compresse, e non potrebbe essere altrimenti dopo quattordici mesi di epidemia, ma anche ricche di risorse ed energie che possono e devono essere liberate. Quanto più la crisi economica ha colpito, settori produttivi o fasce occupazionali o categorie sociali, tanto più si avverte la necessità di sanare le ferite - certo - ma anche ricostruire le premesse per liberare il potenziale italiano di sviluppo sostenibile.

Questo Rapporto fornisce alcune declinazioni in tale direzione, come anche altri documenti che Confindustria ha prodotto recentemente. In primo luogo, occorre liberare la capacità di investimento delle imprese, con l’estensione delle scadenze dei prestiti ed altre misure per il rafforzamento della struttura finanziaria; questo è ancora più urgente nel momento in cui l’aumento del prezzo delle materie prime e dei trasporti merci sta esercitando una pressione ulteriore sul cash flow delle imprese.

In seconda istanza, occorre dare nuovo impulso alla formazione delle competenze dei lavoratori italiani, giovani e donne in primis, con un sistema rinnovato e rafforzato di politiche attive, accompagnato da un parallelo schema di ammortizzatori sociali universali.

Occorre, poi, tradurre presto il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in azioni ed investimenti, e i progetti di riforma in provvedimenti attuati, per dotare il Paese della Pubblica amministrazione e della qualità dei beni pubblici indispensabili per un’economia avanzata. Come mostra il Rapporto, è necessario liberare il potenziale enorme di alcuni comparti, come quello del turismo, che più di altri hanno sofferto nella pandemia e che hanno tutte le caratteristiche per contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese.

Naturalmente, la priorità assoluta dei prossimi giorni e settimane è il progresso della campagna vaccinale. Le nostre previsioni per il 2021 sono vincolate da questo, ma lo sguardo poi non può che andare oltre, verso le prospettive economiche e sociali a medio termine dell’Europa e dell’Italia in un mondo in rapida trasformazione. A questo proposito, la Brexit costituisce non solo un episodio rilevante della riorganizzazione dei rapporti politici ed economici internazionali, ma anche un tassello di un più ampio cambiamento della geoeconomia globale: a questo è dedicato un approfondimento del nostro Rapporto.

 

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