A causa dell’invasione dell’Ucraina, l’approvvigionamento energetico di Europa e Italia non può più essere garantito da scelte inerziali.
Occorrono politiche flessibili, capaci di modificare le quote di fornitura in base alla diponibilità di materia prima e al mutare delle condizioni di mercato.
Al contempo, i dati italiani mostrano come la Federazione Russa stia scomparendo dal novero dei fornitori non solo di gas naturale, ma anche di petrolio e di carbone.
In allegato il paper del Centro Europa Ricerche.