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Documento - 19/05/2025

Che fine ha fatto il vincolo estero? - Rapporto CER

1. Contesto macroeconomico internazionale

  • Dopo il rimbalzo post-Covid del 2021, l’economia globale ha mostrato un progressivo rallentamento.

  • Questo avviene in un clima di instabilità geopolitica, crisi energetiche e politiche monetarie restrittive.

  • L’inflazione si è attenuata, ma il quadro rimane incerto. Le proiezioni del FMI indicano una crescita moderata, simile agli anni Dieci.

  • I paesi emergenti restano trainanti, ma crescono a ritmi più bassi: la convergenza globale rallenta.


2. Rallentamento della globalizzazione

  • Il commercio internazionale ha rallentato dal 2021 al 2023; nel 2024 il recupero è solo parziale.

  • L’indicatore commercio/PIL globale è fermo da oltre 15 anni, segnalando la fine dell'espansione globalizzante.

  • IDE (Investimenti Diretti Esteri): in calo i flussi, stock in stagnazione.

  • Nei paesi emergenti cala l’elasticità delle importazioni: aumenta la produzione domestica per soddisfare la domanda interna.

  • Asia emergente (Cina, India, Indonesia) meno aperta commercialmente.


3. Tensioni geopolitiche e protezionismo

  • Dal 2018, gli USA guidano un’ondata protezionistica: dazi, sussidi, misure anti-dumping.

  • Si aggrava la crisi dell’OMC (paralisi del sistema di risoluzione delle controversie).

  • Le crisi globali (Covid, guerra in Ucraina, tensioni in Medio Oriente) minano le catene del valore.

  • Misure restrittive superano quelle liberalizzanti: aumentano sussidi e barriere all’import/export.

  • UE e USA intensificano i dazi contro la Cina (es. settore auto elettriche).


4. L’Italia nella globalizzazione e nell’UE

  • Crescita inferiore alla media UE: dal 2003 al 2024, PIL pro-capite italiano perde 20 punti rispetto alla media UE-27.

  • Peggiorano anche i dati su IDE e servizi, mentre il commercio di beni si è stabilizzato.

  • L’Italia ha meno attrattività per investimenti esteri e bassa capacità di internazionalizzazione.

  • Dopo la pandemia, l’export italiano ha superato la media dell’Eurozona, ma nel 2024 rallenta.

  • La quota mondiale delle esportazioni italiane è stabile dal 2012, dopo anni di declino.


5. Specializzazione e competitività

  • Le imprese italiane puntano su qualità e valore aggiunto, più che sui prezzi.

  • L’effetto di qualificazione dell’export è evidente in settori come farmaceutico, tessile, meccanica.

  • Analisi CMS: la perdita di quote è stata legata a fattori strutturali, ma vi è stato un parziale recupero grazie al riposizionamento settoriale.

  • Il modello di specializzazione italiano rimane ancorato ai settori tradizionali (moda, beni casa), con nuovi segnali positivi in farmaceutica e trasporti.

  • La diversificazione del vantaggio comparato è aumentata: sistema meno vulnerabile agli shock settoriali.


6. Il vincolo estero e la crescita italiana

  • Negli anni ’80, il vincolo estero (dipendenza dall’import) limitava la crescita italiana.

  • L’ingresso nell’eurozona sembrava risolvere il problema, ma il saldo delle partite correnti è rimasto oscillante.

  • Il dibattito sul vincolo estero torna attuale alla luce del modello di specializzazione e delle debolezze strutturali.

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