L’indagine del Centro Studi di Unindustria, condotta tra il 10 e il 17 settembre su un campione di 143 imprese associate (oltre 31mila dipendenti rappresentati), segnala per il secondo semestre 2025 un lieve rimbalzo dell’attività economica rispetto ai primi sei mesi dell’anno, pur in un quadro che resta debole rispetto al 2024.
La fiducia migliora leggermente nei Servizi, spinta da Information Technology e Consulenza, mentre l’Industria resta in territorio negativo per il quinto semestre consecutivo. All’interno del manifatturiero emergono dinamiche contrastanti: soffrono Automotive, Chimica, Ceramica e Arredo, mentre prosegue la crescita di Elettronica, Aerospazio e Difesa, e Farmaceutica.
Tra le criticità, le imprese industriali segnalano instabilità geopolitica, anche a prescindere dai dazi, mentre nei Servizi continua a pesare la carenza di profili tecnici e digitali.
Sul fronte degli investimenti, prevale un atteggiamento prudente ma positivo: le aziende continuano a investire, soprattutto attraverso l’autofinanziamento.
A fronte del complesso scenario geopolitico, le imprese, soprattutto grandi, reagiscono con strategie di adattamento mirate: