II polo romano dell'lct (Information Communication Technology) ha sempre più una funzione di traino per l'intera economia laziale. Nel secondo trimestre di quest'anno è riuscito ad aumentare del 27,1% l'export verso gli Stati Uniti, del 31,9% verso la Svizzera e del 7% verso la Germania (rispetto a un anno prima). Il padre nobile di tutto questo fermento, nonché vicepresidente di Unindustria con la delega per la trasformazione digitale, non è un whiz kid modello californiano ma un signore elegante e spiritoso, Alberto Tripi, che a un'età in cui tutti sono da molti anni in pensione comincia a lavorare alle 6 del mattino e inserisce puntualmente nellasua giornata un'ora di canottaggio («anche a capovoga dell'otto con»). Il gruppo Almaviva, che tutt'ora presiede e creò nel 1983 investendo la liquidazione da dirigente dell'Ibm, si prepara a raggiungere a fine 2022 il traguardo del miliardo di fatturato (970 milioni nel 2021) e ha 50mila dipendenti in tutto il mondo. La sua testimonianza è interessante per rendersi conto delle enormi potenzialità di un settore come l'Ict anche per le aziende basate nella nostra regione.
Quali sono attualmente i vostri punti di forza?
«Per esempio il sistema di gestione del traffico marino per le Capitanerie di Porto. Oppure la lunga collaborazione con la Ferrovie dello Stato per la digitalizzazione dei sistemi di trasporto. Altro esempio: a Napoli abbiamo già operativo un meccanismo di pagamento unificato per qualsiasi mezzo - funicolare, treno, metropolitana, car sharing - basato su una app sul cellulare. Stiamo poi supportando i principali concessionari autostradali nella sperimentazione delle "smart road" applicando le tecnologie digitali alla sicurezza stradale attraverso la comunicazione fra infrastruttura e veicoli».
Ingegnere, avete iniziative connesse coni il Pnrr di cui uno dei principali obiettivi è il rilancio del digitale nel nostro Paese?
«Certamente. Partecipiamo con alcuni partner al progetto per la sanità "Cartella unica" mirato all'omogeneizzazione fra i sistemi sanitari regionali della cartella clinica e dei protocolli medici. Inoltre forniamo sistemi per la digitalizzazione della rete idrica e saremo partner della Pubblica amministrazione centrale per la cybersecurity nei prossimi quattro anni insieme a Tim e Kpmg».
E all'estero?
«Una società del nostro gruppo, Almawave, quotata a Milano nel segmento Euronext e attiva nell'intelligenza artificiale, ha venduto in Tanzania un sistema di "voice recognition" che permette la registrazione degli atti giudiziari direttamente in inglese dalle testimonianze in swahili. Una banca brasiliana ci ha dato, come gruppo, la gestione dell'intero business delle carte di credito. Abbiamo acquisito un'importante commessa nell'ambito del trasporto ferroviario dell'area metropolitana di Washington. Insomma, ci sembra che diamo il nostro contributo alla diffusione del made in Italy più prestigioso».
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