Forum 4.0 presso l'Aula Magna La Sapienza, Roma
Da sinistra: Martina Castiglioni, Leonardo Querzoni, Fausto Bianchi e Lorenzo Benigni
Il Forum 4.0 che si è tenuto oggi presso l'Università La Sapienza di Roma ha ospitato il "Focus PMI", organizzato in collaborazione con Unindustria, dove il Presidente del nostro Gruppo Tecnico Cybersecurity, Lorenzo Benigni, ed il Presidente del Comitato Piccola Industria, Fausto Bianchi, hanno presentato il "Vademecum sulla cybersecurity per le PMI" realizzato dal Competence Center Cyber 4.0 in collaborazione con il Gruppo Tecnico Cybersecurity di Unindustria.
Il documento, qui disponibile nel primo allegato, offre un supporto alle Piccole e Medie imprese per approcciare al mondo della sicurezza informatica.
Forum 4.0 presso l'Aula Magna La Sapienza, Roma
Da sinistra: Martina Castiglioni, Leonardo Querzoni, Fausto Bianchi e Lorenzo Benigni
Inoltre, durante il Focus PMI sono stati presentati gli strumenti per le PMI realizzati dai gruppi di lavoro attivati nell’ambito del nostro Gruppo Tecnico Cybersecurity. Nello specifico:
"PMI e Cyber Security Readiness"
Uno strumento di autovalutazione e di orientamento per aumentare la consapevolezza e ridurre i rischi cyber, presentato da Rocco Mammoliti.
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"Resilienza delle Infrastrutture Critiche"
Un’analisi utile sui requisiti richiesti dalle aziende che gestiscono le infrastrutture critiche alle PMI interessate al settore, presentato da Roberto Setola, qui disponibile nel secondo allegato.
"Il tema della cyber per le PMI è di grande importanza e urgente attualità. Assistiamo ad un continuo aumento di violazioni informatiche e la pandemia vissuta negli ultimi anni ha ampliato le superfici di attacco. Tutte le aziende, indipendentemente dalle dimensioni, sono coinvolte e si commette un gravissimo errore nel trascurarlo o affrontarli in maniera sbagliata. Rischiano la sottrazione di informazioni o interruzione dell'attività con danni gravi, incalcolabili, in termini di business di impresa, know-how e reputazione. Il Lazio in particolare è ricco di PMI, a volte di dimensioni anche molto ridotte, parlo di 5 / 6 dipendenti. Si tratta di realtà che dedicano investimenti proporzionalmente minori alla cybersicurezza, non hanno al loro interno competenze da dedicare a questi argomenti e il loro personale ha una diversa sensibilità riguardo le minacce della rete. Molto spesso proprio il fattore umano rappresenta l’anello debole, quello sfruttato dagli hacker per colpire. Il Gruppo Tecnico Cyber di Unindustria che presiedo e a cui partecipano esperti in materia di sicurezza informatica, appartenenti ad imprese di diversi settori espressione della realtà industriale del Lazio, ha proprio l’obiettivo di allargare la consapevolezza sulle minacce cibernetiche. Il nostro obiettivo è aiutare tutte le aziende, in particolare quelle più piccole ad avere gli strumenti necessari per difendersi. La formazione è un tassello fondamentale".
"Il tema della Cybersecurity è di fondamentale importanza ma il primo scoglio da superare è quello della consapevolezza: il piccolo imprenditore, in un momento di criticità vero tra aumento dei tassi, difficoltà nel reperimento delle materie prime e nell’accesso al credito, tende a tralasciare temi che non sono on top alla piramide delle priorità. Va invece compresa la portata del rischio legato alla cybersecurity. Poi c’è il tema delle risorse umane e delle competenze, che nelle micro-piccole aziende possono mancare: questi gap si colmano innanzitutto facendo sensibilizzazione e divulgazione, come stiamo facendo con la nostra Associazione, e poi con strumenti a misura di imprenditore, come questo vademecum che è una guida pratica, sicuramente un punto di partenza. Serve un’offerta di servizi a misura di piccola impresa, perché una PMI non può sottovalutare il tema dei costi. Se l’offerta non incrocia la sostenibilità economica dell’impresa sarà difficile prenderla in considerazione. Inoltre, correlato al tema dei costi c’è quello degli strumenti di sostegno all’investimento: serve dedicare una quota parte al sostegno agile per l’imprenditore che vuole investire per proteggere la propria azienda. Sia attraverso il Next Gen EU, sia attraverso gli altri fondi europei che poi vengono gestiti dalle Regioni".