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Foto gallery - 06/10/2021

Gli investimenti sull'Aeroporto Leonardo da Vinci: intervista all'ing. Giorgio Gregori, responsabile Business Unit Infrastructures di ADR

Il manager descrive il futuro a medio termine di Fiumicino, manifestando la resilienza mostrata in questi difficilissimi mesi ed il forte desiderio di ripresa

Leggi l'intervista di Giorgio Gregori 

 responsabile Business Unit Infrastructures di ADR

 

Qual è il primo bilancio degli effetti del Covid-19 sull’operatività dello scalo?

Roma, come sappiamo, è una destinazione a forte vocazione turistica, quindi l’impatto della pandemia è stato fortissimo. Solo ora iniziamo a vedere segnali di ripresa: basti pensare che nelle giornate estive del 2019 abbiamo gestito 140.000 passeggeri al giorno, mentre nel 2020 abbiamo visto gli schermi degli annunci voli vuoti. L’estate 2021 sta vedendo una ripresa del traffico, con punte di 50.000 passeggeri al giorno che tuttavia rappresentano appena un terzo dei valori del 2019.

ADR ha comunque saputo preservare l’operatività dello scalo per far fronte a necessità neppure lontanamente prevedibili, dimostrando una grande capacità di reazione. Abbiamo avuto molti riconoscimenti internazionali per la qualità del servizio offerto ai nostri passeggeri, permettendo di volare in sicurezza, tutelando la loro salute e quella degli operatori aeroportuali. Siamo stati i primi in Europa a lanciare i voli covid tested e ora facciamo scuola nel mondo, risultati dei quali dobbiamo essere orgogliosi.

 

Parliamo di ripartenza. Quali sono le progettualità che sono già state tracciate/individuate per il rilancio?

Stiamo ripartendo, anche sotto il profilo dello sviluppo infrastrutturale, mi riferisco in particolare all’infrastruttura del c.s. “hub est”, con l’apertura a ottobre dell’estensione del Terminal 1 e del molo A nel ‘estate del 2022 per far fronte alla crescita di traffico dei prossimi anni. Dobbiamo tenere conto delle accelerazioni imposte dalla pandemia, in primo luogo riguardo le nuove modalità di volo delle compagnie aeree. I vettori sempre più punteranno a viaggiare con un aumento del load factor e l’uso dei narrow body che avranno una maggiore autonomia di volo, puntando a una crescita del numero dei passeggeri superiore a quella dei movimenti. I passeggeri attesi nel 2046, secondo le stime di traffico internazionali, hanno comportato da parte di ADR una rivisitazione delle necessità infrastrutturali, parametrate su queste previsioni.

Stiamo dunque rimodulando il piano di sviluppo dello scalo di Fiumicino, adeguandoci al diverso scenario di traffico atteso, sviluppando un nuovo masterplan su un orizzonte temporale di ampio respiro (2046), oltre alla consueta pianificazione di breve/medio periodo.

 

 

 

Quali sono gli aspetti più significativi del masterplan?

Nel dettaglio, avremo una sola nuova pista e non due come previsto in origine, 450.000 metri quadrati di nuove superfici per le aree d’imbarco che verranno realizzate in aree di attuale competenza aeroportuale, ottimizzando quelle non utilizzate a pieno. Demoliremo le infrastrutture non più in uso da anni, come per esempio alcuni hangar localizzati in area tecnica ad est del sistema terminal attuale, per creare il nuovo sistema aerostazioni e aree di imbarco. L’unica infrastruttura realizzata all’esterno dell’attuale perimetro sarà la quarta pista. Avverrà quindi una razionalizzazione delle infrastrutture a fronte delle mutate esigenze.

 

In che modo avviene l’interazione e la cooperazione con gli altri stakeholder coinvolti e con il territorio?

Questo piano di sviluppo ha un impatto enorme sia per noi che per le Istituzioni -i Comuni di Roma Capitale e di Fiumicino e la Regione Lazio - con i quali abbiamo attivato negli anni un rapporto importante e fattivo, come con tutti gli altri stakeholder. Difatti, abbiamo rapporti costanti sia con RFI che ANAS - anche nell'ambito della Sezione Infrastrutture di UNINDUSTRIA - e i nostri piani di sviluppo sono continuamente discussi per fare sì che le esigenze dei passeggeri siano soddisfatte, in primis il poter accedere in aeroporto con un mezzo pubblico dai costi contenuti. Anche noi vediamo il treno come un mezzo d’eccellenza per raggiungere l’aeroporto e vogliamo consentire nel lungo periodo almeno al 50% dei passeggeri di poter raggiungere l’aeroporto via ferro. Questa modalità è preferibile per spostamenti di medio-breve raggio (Roma-Bari, Roma-Milano) ma dovrà essere strettamente integrata con l’aeroporto per la prosecuzione del viaggio, per evitare “overdesign” delle infrastrutture e  sprechi di territorio e risorse.

Oltre a essere uno snodo intermodale, l’aeroporto dovrà fornire anche una serie di servizi ausiliari (non direttamente collegati con il trasporto), per diventare punto di incontro di lavoro dotato di un proprio centro congressi.

 

E’ prevista un’attenzione particolare alla circolazione degli operatori aeroportuali?

Stiamo cercando di inserire nel Piano nuovi sviluppi infrastrutturali tali da rendere più fluida la circolazione anche per gli addetti, proponendo agli stekeholders territoriali mezzi di trasporto innovativi utili anche per il traffico pendolare del litorale e modifiche alla viabilità per migliorare il deflusso su gomma. L’aeroporto è oggi frequentato da 35.000 addetti che arriveranno a 80.000 nel 2046. Circa il 40% di questa popolazione vive lungo il litorale. Alcune nostre proposte sono volte a migliorare il trasporto pubblico su questa direttrice e proponiamo di potenziare il collegamento con Ostia Lido lungo il litorale per Fiumicino e arrivare così alla stazione ferroviaria dell’aeroporto sgravando le strade dal traffico.

 

Come si immagina l’aeroporto di Fiumicino nel futuro?

Stiamo guardando con attenzione a nuove forme di trasporto che da fantasia diventeranno realtà in un futuro prossimo: mi riferisco all’urban air mobility, un settore emergente in cui ADR è coinvolta in ambito nazionale ed europeo, in grado di sviluppare soluzioni innovative ed ecosostenibili. Un possibile utilizzo di velivoli a trazione elettrica a decollo verticale potrà essere il mezzo di trasporto dei passeggeri tra gli aeroporti e il centro della città promuovendo una nuova forma di mobilità per gli spostamenti urbani.

 

Per informazioni
Tel. 0684499306
marco.galluzzo@un-industria.it
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Marco Galluzzo




Roma

Telefono: 0684499306
Mail: marco.galluzzo@un-industria.it

Temi: infrastrutture,trasporto,trasporti,logistica,mobilità,ferrovia,aeroporto,mobiliy manager,


Tel. 0684499525
patrizia.falerno@un-industria.it
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Patrizia Falerno




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