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Documento - 02/02/2022

Studio di Ricerca: “Corsi di laurea e ITS. Un’analisi del gender gap nella Regione Lazio”

Scarica l’indagine elaborata dall’Osservatorio Talents Venture nell’ambito del nostro progetto "Stem in Action", realizzato con il contributo della Camera di Commercio di Roma

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Comunicato Stampa, 1 febbraio 2022


Unindustria, attraverso il Progetto “Stem in Action” realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma, ha inteso proporre una serie di azioni che pongano l’attenzione al mondo delle discipline scientifiche (STEM) e all’importanza della formazione STEM per la scelta di un percorso di istruzione e/o di formazione professionale che tenga conto della domanda di competenze richieste dalle imprese ai fini dell’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro.

La Quarta Rivoluzione industriale, i cambiamenti demografici, socioeconomici ed industriali e, da ultimo, la pandemia da Covid-19 impattano in misura sempre più rilevante sul mercato del lavoro. Questi fenomeni epocali comportano la necessità di sviluppare capitale umano adeguatamente istruito per sostenere la crescita delle imprese e, più in generale, lo sviluppo del Paese e, una rilevante parte del capitale umano richiesto è rappresentato dai professionisti specializzati in discipline scientifiche. L’educazione e la formazione in ambito “STEM” sono temi di grande rilevanza sia a livello nazionale, che internazionale. In particolare, l’evoluzione e l’innovazione tecnologica stanno, di fatto, rivoluzionando il mercato del lavoro e, di conseguenza, anche le relative competenze richieste dalle imprese al mondo scolastico e universitario e, più in generale, al mondo della formazione, portano a una sempre maggior domanda di risorse con un background di carattere scientifico, tecnologico e informatico.

Tale incremento di domanda non è corrisposto da un aumento dell’offerta, determinando quindi una carenza di profili. A tal proposito, analizzare analiticamente questa dinamica, pone le basi per individuare soluzioni concrete per contribuire ad indirizzare la scelta dei giovani verso un percorso di studi in ambito STEM e contribuire quindi a ridurre il gap di competenze, a fronte dei profili professionali emergenti e, quindi, a beneficio della crescita e della competitività delle imprese. Parallelamente, se l’economia reale necessita di figure professionali con competenze STEM, si rileva purtroppo anche un fenomeno di “gender gap” – in altre parole, la preponderanza di uomini rispetto alle donne. Negli anni 2020-21 il numero di iscritti alle facoltà di ambito tecnico-scientifico è aumentato, ma questa crescita – in modo particolare fra le ragazze – è ancora lenta. In Italia i laureati in materie Stem sono il 24,7%, meno rispetto alla Francia (26,8%), alla Spagna (27,5%) e alla Germania (32,2%). In valore assoluto, il numero di matricole triennali Stem è aumentato: erano 85mila nel 2016/17, mentre quest’anno sono 94mila, con un balzo di 2mila unità negli ultimi 12 mesi dovuto quasi esclusivamente – segnale molto positivo – alle donne. Tuttavia, fra il 2015 e il 2020 il numero di ragazzi che ha scelto una facoltà Stem è cresciuto (7,8%) più velocemente rispetto a quello delle ragazze (6,9%). Inoltre, se a livello europeo il percorso tecnicoscientifico è scelto da 1 donna su 3, in Italia solo 1 donna su 5 si iscrive a percorsi universitari Stem, rispetto a 2 ogni 5 uomini. Il progetto “Stem in Action”, quindi, si è posto l’obiettivo di realizzare in primis l’indagine “Stem in Action. Corsi di laurea e ITS. Un’analisi del gender gap nella Regione Lazio” per delineare un quadro unitario del fenomeno del gender gap rispetto ai percorsi STEM (di laurea e non) con riferimento alla Regione Lazio, confrontandoli con altre realtà al livello italiano.


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Corsi di laurea e ITS. Un’analisi del gender gap nella Regione Lazio
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Parallelamente, ha previsto la realizzazione di percorsi di orientamento e di interventi di role models al femminile a favore degli studenti, professori e famiglie delle Scuole secondarie di I grado per contrastare gli stereotipi esistenti, come quello di una presunta scarsa attitudine delle studentesse verso le discipline STEM che conduce a un divario di genere in questi ambiti sia interno al percorso di studi che nelle scelte di orientamento prima e professionali poi. Le attività hanno visto la partecipazione attiva di aziende associate a Unindustria, in particolare, di donne manager di successo vicine al tema e disponibili a mettersi in gioco per motivare sensibilizzare in prima persona i giovani verso un futuro che sia, per l’appunto, dentro una cornice di sviluppo tecnologico e scientifico. Più in generale, le attività hanno visto il coinvolgimento di aziende del territorio di Roma, esperti e professionisti del settore e del mondo formativo, scientifico e tecnologico ed esponenti istituzionali. Unindustria crede fortemente nella importanza e nella necessità di favorire, all’interno delle Organizzazioni, lo sviluppo di una cultura inclusiva, a tutti i livelli, affinché la diversità, come per esempio quella di genere, sia un valore aggiunto per gli ambienti di lavoro con ripercussioni positive sulla intera società. Unindustria aderisce al progetto STEAMiamoci, esempio di come il networking e l’impegno delle singole persone possano raggiungere importanti risultati a favore della valorizzazione dell’impegno e dell’ingegno delle donne per il tessuto sociale, culturale e produttivo. STEAMiamoci, nata nel 2016, è una realtà estesa e sinergica di Aziende, Università, Enti nazionali e internazionali come l’Ambasciata UK di Roma, la Camera di Commercio Italo-Germanica e l’ufficio di Rappresentanza del Parlamento Europeo ed altre Associazioni territoriali di Confindustria, impegnate in progetti di valorizzazione dei talenti femminili nelle professioni scientifiche e tecnologiche, per l’appunto, nelle cosiddette discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathemathics). Nel nome che vuole essere un’esortazione, l’acronimo STEM si completa con la “A” di “Arts”, per includere ogni aspetto della conoscenza e dell’espressività.

Tra le finalità del progetto, di seguito i primi ambiti per i quali Unindustria sta realizzando specifiche progettualità:
▪ accrescere le competenze STEM nelle nuove generazioni;
▪ concorrere a sostenere le famiglie e la scuola affinché stimolino e coltivino anche nelle ragazze scelte consapevoli ed autonome;
▪ unire i protagonisti civili, sociali, imprenditoriali ed istituzionali in una rete di idee.

 

Orientare le nuove generazioni, sin dalla scuola primaria, per far sì che comprendano le loro attitudini e si preparino ad affrontare le sfide e a cogliere le opportunità che il mondo del lavoro offrirà loro…”,
Giuseppe Biazzo - Vicepresidente Unindustria con delega al Capitale Umano e alla Cultura d’Impresa


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