News - 08/04/2022

Aggiornato bando di gara tipo ANAC per contratti pubblici - Novità in materia di clausole di revisione dei prezzi

L’Autorità Anticorruzione ha aggiornato il Bando di gara tipo per i contratti pubblici sopra soglia comunitaria, introducendo novità di rilievo

Con delibera n. 154 del 16 marzo 2022, l’ANAC ha recepito le norme previste dal Dpcm del 7 dicembre 2021 in materia di parità, oltre che quelle più recenti, introdotte con il decreto sostegni ter, per far fronte all’aumento dei prezzi.

Tale delibera (in allegato) interviene sui bandi di gara tipo e riguarda nella specie la procedura aperta, ovvero la procedura svolta totalmente con sistemi telematici per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari sopra soglia comunitaria (5.382.000 euro per gli appalti di lavori, 140.000 euro per appalti di servizi e forniture di Amministrazioni centrali e 215.000 euro per appalti di servizi e forniture) utilizzando il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità-prezzo.

L' intervento mira a fornire alle stazioni appaltanti un modello di bando in grado di garantire efficienza, maggiore parità di diritti e omogeneità dei procedimenti.

Nello specifico, la delibera in esame prevede una clausola che individua come causa di esclusione dalla gara il mancato rispetto, al momento della presentazione dell'offerta, degli obblighi in materia di assunzione delle persone con disabilità. Inoltre l’operatore economico, al momento della presentazione dell'offerta, deve assumersi l'obbligo di garantire una quota di assunzioni riservata all’ occupazione giovanile e all’ occupazione femminile pari almeno al trenta per cento di quelle necessarie per l'esecuzione del contratto. Si specifica che le stazioni appaltanti possono derogare a tali obblighi o prevederne una quota inferiore, dandone adeguata motivazione.

Rilevante è anche l’inserimento obbligatorio nella documentazione di gara della clausola sui prezzi: l’ ANAC ha infatti inserito nel Bando tipo l’obbligo, fino al 31.12.2023, di inserire nei documenti di partecipazione alla gara le clausole di revisione dei prezzi. Trattasi di clausole in grado di attivare un meccanismo di compensazione delle variazioni di prezzo, in aumento o in diminuzione, dei singoli materiali da costruzione, collegate allo scostamento corrente di determinati indici, quali ad esempio prezziari predefiniti. Tali clausole sono già normativamente previste dall’art. 106, co. 1 lett. a del Codice degli Appalti che tuttavia ne prevedeva un inserimento solamente facoltativo; l’utilizzo diventa invece con tale delibera obbligatorio, sebbene temporaneamente. La misura rientra nell’ottica di aiutare gli operatori economici a far fronte alle ricadute economiche negative conseguenti alla pandemia e alla guerra in Ucraina.

Un sistema obbligatorio e non più facoltativo di revisione dei prezzi dovrebbe essere previsto anche dal disegno di legge delega per la riforma del Codice Appalti, riforma attualmente in attesa dell’avvio dei lavori della Camera, dopo la prima approvazione del Senato.

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