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Documento - 30/11/2020

La digitalizzazione delle filiere produttive per lo sviluppo delle imprese dell'area metropolitana di Roma

Analisi del concetto di filiera nel contesto italiano ed internazionale, per arrivare a porre l’attenzione sulle opportunità di digitalizzare le imprese che compongono una filiera, realizzata con il contributo della CCIAA di Roma

Le tecnologie stanno cambiando il modo di progettare, realizzare e distribuire qualsiasi prodotto o servizio, trasformando tutti i settori industriali, a partire da quello manifatturiero che risulta essere tra i più rilevanti nell’economia a livello globale.


Oggi, la manifattura è uno dei driver principali dell’economia globale, pari a circa il 16% del PIL mondiale, perciò anche piccoli margini di miglioramento possono portare significanti incrementi. Secondo una recente indagine di McKinsey, dalla quale emerge che sebbene l’80% dei manager e imprenditori intervistati consideri la “produzione digitalizzata” come un driver importante di competitività, soltanto il 13% degli intervistati ritiene che la propria azienda abbia un alto tasso di digitalizzazione. Molti, inoltre, credono che nelle loro imprese manchino gli standard, le procedure di data sharing e le funzionalità di sicurezza informatica necessarie per implementare una piena rivoluzione digitale.


Il successo dell’implementazione delle tecnologie digitali nella produzione dipende maggiormente dalla costruzione di una comunicazione fluida tra tutti gli anelli della catena industriale, a monte e a valle, trasformando il flusso continuo di dati e operations in un “filo digitale”. Per questo motivo i leader aziendali auspicano di ritrovare nei programmi informatici per la produzione quelle caratteristiche delle applicazioni consumer-based e dei software cloud-based che li rendono aggiornabili, intuitivi da utilizzare e abbastanza accessibili.


Ma perché oggi si parla sempre di più di digitalizzazione di “filiera”? L’aggregazione immediata e l’analisi di grandi quantità di dati che provengono da tutto il ciclo di vita di un prodotto o servizio consentono di migliorare il funzionamento dei macchinari, dei processi, ridurre il time to market e comprendere meglio le esigenze del mercato, e questo renderebbe l’innovazione del prodotto o servizio meno casuale, ma più legata a un’attività di analisi, test e simulazioni. In un’ottica di sistema aggregato, la digitalizzazione e l’implementazione delle tecnologie in modo trasversale consentirebbe un miglioramento ed efficientamento diffuso. Il prezzo in gioco è alto, perché la digitalizzazione di filiera renderebbe possibile l’innovazione in un contesto molto più ampio con un netto vantaggio sui costi-benefici che andrebbe ad incidere sulla competitività di sistemi produttivi territoriali a beneficio delle imprese che ne fanno parte.


Anche i programmi nazionali che spingono verso la “transizione digitale”, c.d. 4.0, vanno sempre di più verso un’ottica di economia di filiera che in realtà mancava nelle versioni precedenti (ossia in Industria 4.0 e Impresa 4.0). In particolare, sono ritenuti particolarmente positivi per l’obiettivo di valorizzazione di un ecosistema a supporto del sistema imprenditoriale tre focus chiave:
▪ la digitalizzazione delle interazioni tra i diversi operatori delle filiere;
▪ soluzioni specifiche di blockchain;
▪ utilizzo di prodotti come servizi.
Si tratta, peraltro, delle direttrici utilizzate anche nella misurazione della maturità digitale della filiera approfondita nel presente lavoro e che sono fondamentali nella realizzazione di una digitalizzazione più efficace, perché per esempio laddove manchi una presenza aziendale tale da imporre degli standard, può essere opportuno investire in tecnologie come la blockchain che permetta di distribuire fiducia tra le diverse realtà, ossia i vari componenti della filiera (anche intesa come filiera del valore). L’impiego dei prodotti come servizi, invece, si pone come mezzo per fare in modo che gli investimenti iniziali non debbano essere troppo alti: infatti con il digitale si possono creare modelli a servizio che permettono più flessibilità.


Nel presente lavoro, si affronterà inizialmente l’evoluzione del concetto di filiera nel contesto italiano ed internazionale, per arrivare a porre l’attenzione sulle opportunità di digitalizzare le imprese che compongono una filiera, rispetto alla digitalizzazione della singola azienda, ed il ruolo che può rivestire il capo-filiera in termini di innalzamento della consapevolezza di Industria 4.0, attraverso un modello di analisi che misuri il livello di maturità digitale di una catena di fornitura individuata da monte a valle.


A completamento dello scenario, grazie alla partnership di Unindustria con il Fraunhofer Institute for Factory Operation and Automation, uno dei principali Centri di Ricerca europei nonché mondiali, verrà effettuato un approfondimento sul modello implementato in alcune delle filiere (c.d. value chain network) tedesche, ossia l’automotive ed il settore delle costruzioni.

 

In allegato la Relazione.

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Antonio Truglio




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