Caro Energia e crisi delle materie prime, Di Venanzio: «Vorrei prendere 10 persone ma sono costretto a rinunciare»

L'intervista su Il Messaggero: «Ordini in aumento, ma i rincari ci hanno messo in crisi. In 35 anni di attività con la Phoenix Electronic System ne abbiamo attraversate tante, ma questa è la peggiore»

Ci sono aziende, come la Phoenix Electronic System del Presidente di Unindustria Rieti Alessandro Di Venanzio, che in questo momento potrebbero vedere crescere il proprio fatturato ma sono state costrette a rinunciare ad assumere a causa dei costi sempre più elevati del gas e dell'elettricità e perciò, almeno per adesso, devono dire no a nuovi ordini. Di Venanzio lo racconta oggi in un'intervista a Il Messaggero:

«Io avrei bisogno di assumere al più presto, anche perché abbiamo registrato un aumento degli ordini nel primo semestre di quest'anno del 30-40 per cento circa rispetto allo stesso periodo del 2021, ma le bollette alle stelle e il caro materie prime ci hanno messo in crisi, a questo punto non ci resta che aspettare tempi migliori», dice Alessandro Di Venanzio, Presidente di Phoenix Electronic System, un'azienda del reatino che opera nel settore dell'elettronica professionale e che fin dall'inizio si è orientata su alcune linee di attività distinte, come per esempio la produzione e commercializzazione di cablaggi industriali.

Qui lavorano un'ottantina di persone.

«In una situazione normale, visto di quanto sono aumentati gli ordini, avrei assunto quest'anno almeno dieci nuovi dipendenti, forse addirittura quindici. Come detto, però, il costo dell'energia sempre più elevato, i rincari sulle materie prime e le difficoltà che riscontriamo nel reperire alcune di queste, ci hanno messo in grave difficoltà. Dobbiamo resistere e cercare di non licenziare nessuno in questa fase, poi quando la tempesta energetica sarà rientrata penseremo a espanderci», continua l'imprenditore reatino.

Nemmeno l'autoproduzione da rinnovabili basta ad attutire il colpo.

«Con i nostri pannelli fotovoltaici copriamo oltre il cinquanta per cento del nostro fabbisogno energetico, ma è ancora troppo poco per riuscire a vedere la luce in fondo al tunnel della crisi».

La Phoenix Electronic System ha mosso i primi passi nel 1987.

«Abbiamo appena festeggiato trentacinque anni di attività e, in tutto questo tempo, di crisi ne abbiamo attraversate tante. Ma questa qui è la peggiore di tutte. Nemmeno nel 2008 abbiamo sofferto in questo modo».