Il DESI (Digital Economy and Society Index) è lo strumento usato dalla Commissione europea per monitorare il progresso digitale degli Stati membri. L’obiettivo del DESI è quello di aiutare i paesi dell’unione nell’individuare i settori che richiedono un’azione prioritaria per migliorare le performances in termini di digitalizzazione aiutando nella progettazione e nell’attuazione di riforme per facilitare la transizione digitale nell’egovernment, nell’economia digitale; per migliorare le infrastrutture digitali (banda larga) e, più in generale, competenze digitali dei cittadini europei.
Il DESI è anche lo strumento cardine nell’analisi degli obiettivi digitali individuati dall’Europa. La pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto significativo sull’economia dei paesi membri, modificando sia il ruolo sia la percezione dell’importanza delle tecnologie digitali. L’intensificazione dell’utilizzo dei servizi online nel settore privato e nel pubblico ha messo in particolare evidenza le potenzialità dello strumento tecnologico, ma ha anche messo a dura prova le infrastrutture di connettività digitale. La risposta dell’Europa agli effetti economici e sociali di medio e lungo termine della pandemia è il Recovery and Resilience Facility (RRF) adottato dal Parlamento e dal Consiglio Europeo febbraio 2021.
Con un budget di 723,8 miliardi di euro, prevede finanziamenti a fondo perduto (385,8 miliardi di euro) e prestiti (338 miliardi di euro) per sostenere investimenti pubblici al fine di rendere le economie degli Stati membri più sostenibili, più resilienti e meglio preparati per le sfide e le opportunità della transizione verde e digitale. Il regolamento RRF prevede che ciascuno Stato membro dedichi almeno il 20% della dotazione ricevuta per il suo piano di ripresa e resilienza alle misure a favore della transizione digitale per affrontare le sfide che essa implica.
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