Per limiti delle infrastrutture, il gas che l’Europa ha smesso di comprare dalla Russia non può essere indirizzato altrove. I flussi di GNL hanno invece cambiato rotta e si dirigono in Europa. Queste condizioni di scarsità relativa penalizzano molte economie in via di sviluppo, in particolare asiatiche, che non possono pagare il gas ai prezzi attuali. La guerra in Ucraina determina così un enorme trasferimento di potere d’acquisto dall’Europa ai paesi produttori di gas e al contempo obbliga a severe politiche di austerità energetica le più povere economie asiatiche.
In allegato il paper del CER, che presenta anche un approfondimento sui progressi dell'Italia nella diversificazione delle sue forniture energetiche.