In base all’ultimo aggiornamento Istat, nel 2021 il PIL italiano è aumentato del 6,7% rispetto all’anno precedente. Nel Lazio la variazione è del +5,6%.
Ampliando l’intervallo temporale al 2019, si osserva come nel 2021 nessuna regione italiana abbia ancora colmato il divario con il pre-pandemia: il gap oscilla in una forbice che va dal -0,4% della Lombardia al -7,9% della Toscana.
Dal punto di vista del contributo al Valore aggiunto per branca di attività, l’aggiornamento al 2020 del Valore aggiunto conferma l’incidenza più elevata dell’Industria delle province di Latina e Frosinone (21,4% e 21,2%, rispettivamente), entrambe con una quota doppia rispetto alle altre province laziali e superiore anche alla media nazionale (19,4%).
Viterbo spicca per il peso dell’Agricoltura (8%), seguita da Latina (5,7%) e Rieti (4,6%), mentre la Capitale è tradizionalmente orientata ai Servizi (87%).
Le stime Prometeia per il 2022
In base alle stime Prometeia (gennaio 2023), tutte le province laziali nel 2022 hanno recuperato il gap con il 2019. Spiccano le province di Rieti (+3,3%), Latina (+2,7%) e Viterbo (+1,5%) che hanno riportato una crescita superiore a quella media nazionale (+1,4%). Viceversa, le province di Frosinone e di Roma chiudono il 2022 con il «solo» recupero del gap generato dalla pandemia.