Come far collaborare meglio le aziende che compongono la filiera della mobilità nel Lazio?
Dopo l'incontro tenutosi a Vallelunga con i rappresentanti delle aziende della filiera Automotive e della Mobilità sostenibile del Lazio, lo scorso 17 marzo, Unindustria ha riunito nella sede della associata Tecnobus Industries a Frosinone imprenditori e stakeholder per un ulteriore incontro di avanzamento del piano operativo che nel medio periodo li coinvolga, insieme alle istituzioni, sulla realizzazione del progetto Laziomotive e sui possibili Trend di sviluppo e trasformazione della filiera laziale.
Definire una comune strategia di cooperazione tra le aziende, le istituzioni e l’ambiente accademico e della ricerca è la mission del documento che Unindustria sta realizzando in collaborazione con Deloitte, con Camera di Commercio di Frosinone-Latina, Azienda speciale Informare, Università di Cassino e Università La Sapienza, da presentare in Regione.
Unindustria desidera infatti rafforzare le relazioni e la sinergia tra le aziende automotive del territorio attraverso la creazione di un cluster laziale della mobilità sostenibile per svilupparne e valorizzarne le sue potenzialità, obiettivo ancor più motivato oggi da un contesto tecnologico e di settore in continuo cambiamento, condizionato fortemente dall’avvento della mobilità elettrica che ha causato ripercussioni sulla supply chain e sulla catena del valore. Su questo tema è intervenuto durante l'incontro Andrea Debernardis di Anfia, illustrando scenari e numeri in Europa e in Italia.
Il documento, partendo dallo studio dell’attuale tessuto industriale laziale, con un focus particolare sulle province di Frosinone, Latina e Roma e con la presentazione di esempi locali di iniziative di successo ha evidenziato gli elementi di unicità e le principali criticità che caratterizzano il contesto in cui si inserisce il distretto della mobilità nel Lazio, con l'obiettivo di acquisire proposte e suggerimenti di un gruppo di aziende del settore coinvolte fin dall’inizio nel progetto Laziomotive.
Si sono identificate, inoltre, all'interno del documento, 5 direttrici di intervento principali nell’ambito della mobilità sostenibile per la sua visione futura in un orizzonte temporale di breve medio periodo 3/5 anni:
Si è delineata la prima ipotesi di roadmap delle iniziative e dei filoni progettuali a medio termine di interesse strategico su cui indirizzare gli sforzi, fra cui favorire la condivisione delle conoscenze e delle competenze tra le imprese aderenti favorendone uno sviluppo strutturato per creare le condizioni di crescita occupazionale e dimensionale delle imprese e della aggregazione tra le stesse; valorizzare le tipicità; rafforzare i rapporti di collaborazione con gli stakeholder per favorire l’attrattività del Cluster della mobilità sostenibile.
Così il Presidente di Unindustria Cassino Francesco Borgomeo:
"Dietro il progetto c'è un grande lavoro ed una grande energia, auspichiamo collaborazione con la Regione, aziende, Camera di Commercio, Università, in quanto questo progetto ha una valenza di sistema e la definizione finanziaria sarà importante".
Riguardo l’Identificazione di agevolazioni e nuove opportunità, il Prof. Luigi Ferrigno, delegato al trasferimento tecnologico Unicas, ha illustrato alla platea il bando regionale che finanzia infrastrutture aperte per la ricerca, che hanno lo scopo di creare attività economiche strategiche per il territorio.
Dopo l'incontro, il documento redatto da Deloitte è stato inviato alle aziende della filiera automotive mobilità sostenibile per recepire eventuali osservazioni e integrazioni, nonchè per la costituzione del "Comitato promotore" del progetto Laziomotive.
Alcuni momenti dell'incontro dello scorso 17 marzo presso l'azienda associata Tecnobus Industries. In platea presente, tra gli altri, anche Miriam Diurni Presidente di Unindustria Frosinone.