Nuovo Codice Appalti - pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo di legge

Il 31.03.2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo testo del Codice Appalti. Entrerà in vigore l' 01.07.2023.

Sul Supplemento Ordinario n. 12 alla Gazzetta Ufficiale n. 77 del 31 marzo 2023 è stato pubblicato il Decreto Legislativo 31.03.2023 n.36 recante “Codice dei contratti pubblici in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici”, destinato a trovare applicazione agli affidamenti pubblici di lavori, servizi e forniture che verranno affidati a partire dal 1 luglio 2023.

Il nuovo Codice degli Appalti, volto ad attuare le direttive europee del 2014 in materia di appalti e concessioni, presenta una serie di importanti novità per tutto il settore dei contratti pubblici. Gli aspetti principali, in estrema sintesi, sono i seguenti:

Tempistiche: Il Codice entrerà in vigore l’ 01.04.2023, ma sarà operativo per tutte le nuove procedure a partire dall’ 01.07.2023. Esclusivamente in materia di digitalizzazione, l’operatività partirà dall’ 01.01.2024. Non avrà valenza per le gare PNRR per il quale rimarrà in vigore la disciplina legislativa speciale, prevista dal D.L. Semplificazioni;

Soglie di affidamento: In materia di assegnazione di lavori, fino a 150.000 euro sarà obbligatorio operare un affidamento diretto, anche senza consultazione di operatori economici. Per servizi e forniture la soglia per l’affidamento diretto è pari a 140.000 euro. Sarà possibile procedere ad un affidamento diretto senza gara di lavori, servizi o forniture fino alla soglia comunitaria (attualmente circa 5,3 milioni di euro), con invito di dieci operatori economici;

Qualificazione SA e CC: E’ prevista la qualificazione per procedure di importo superiore alle soglie per l’affidamento diretto di forniture e servizi e per importi superiori a 500.000 euro per l’affidamento di lavori. Il sistema di qualificazione entrerà in vigore il 1° gennaio 2024;

Liberalizzazione appalto integrato: Viene reintrodotto nell’ ordinamento l’appalto integrato; ciò comporta un passaggio da tre a due livelli di progettazione. Al progetto di fattibilità economica presentato in sede di gara dovrà direttamente seguire il progetto esecutivo;

Revisione dei prezzi: Scatterà un meccanismo di revisione dei prezzi se la variazione dei costi dell’opera sarà superiore al 5% dell’importo complessivo. La revisione coprirà l’ 80% della variazione; sarà legata agli indici Istat sui costi di costruzione per i lavori, e agli indici dei prezzi al consumo, dei prezzi alla produzione dell’industria e delle retribuzioni contrattuali orarie per servizi e forniture;

Salvaguardia Made in Italy: Tra i criteri di valutazione dell’offerta verrà previsto come premiale il valore percentuale dei prodotti originari italiani o dei paesi UE, rispetto al totale;

Illecito professionale: E’ stata eliminata la possibilità di tenere in considerazione in termini di esclusione dalla gara imprese soggette a rinvio a giudizio o a patteggiamento;

Certificazione parità di genere: L’ introduzione nei bandi di gara di meccanismi e strumenti idonei a realizzare pari opportunità generazionali, di genere e di inclusione lavorativa diventa da obbligo, come indicato nel Decreto Semplificazione in materia di PNRR, una mera facoltà per la stazione appaltante. Inoltre, il possesso della certificazione della parità di genere garantisce una riduzione della cauzione a corredo dell’offerta pari al 20%, contro il 30% del precedente Codice;

Tutti i singoli aspetti verranno successivamente analizzati nel dettaglio.

I professional Unindustria sono a disposizione in merito ad informazioni o chiarimenti rispetto al testo di legge.