Imprese d'autore - 02/05/2023

PHOENIX ELECTRONIC SYSTEM

STRADE

Traiettorie, strade per nulla asfaltate, percorsi lunghi 35 anni, dal Nord fino al capoluogo reatino, senza sosta, con in tasca solo il sogno di diventare “imprenditore”.

Quella della Phoenix Electronic System non è la storia di un’azienda, è prima di tutto la storia di un uomo. Difficile chiamarlo da subito imprenditore perché Alessandro Di Venanzio, prima di diventarlo davvero, ha macinato chilometri, ha fatto frullare le idee, ha colto l’attimo giusto per entrare dalla porta secondaria di un mondo che oggi gli regala futuro.

È una storia vera la sua, "iniziata per scommessa" per dirla con le sue parole:
 

"Per necessità di lasciare Milano dove ho lavorato nel settore aerospaziale e senza una formazione imprenditoriale. Se qualcuno mi chiede se imprenditori si nasce, io rispondo imprenditori si diventa, perché tutto è iniziato quasi per caso quando sono arrivato a Rieti giovanissimo con tanti sogni nel cassetto e nessuna certezza".

A COLORI

L’occasione per Di Venanzio è quella delle multinazionali presenti sul territorio grazie ai benefici dell’allora Casmez, ma quando ci prova, le opportunità sono già finite. Trova in Lorenzo Folio, imprenditore sapiente nel settore delle pompe dosatrici, un mentore oltre che il suo primo cliente. Inizia a lavorare dentro casa. Fili elettrici di ogni colore che vengono assemblati, forgiati da quelle mani tanto inesperte quanto coraggiose.

È un percorso nuovissimo. Una sfida illuminata e illuminante che arriva fino ai giorni nostri, arricchendosi in termini di esperienza, affidabilità, flessibilità, ma soprattutto di lavoro. Oggi Phoenix Electronic System ha superato i 70 dipendenti, le quote rosa presenti in azienda sono il 45 per cento ed un’età media dei lavoratori che si attesta intorno ai 30 anni. Una squadra giovane, con tante prospettive e disponibile.

In più c’è lo zoccolo duro degli “anziani”, quelli che hanno iniziato quando l’azienda muoveva i primi passi e sui quali si può fare affidamento pensando al passaggio del testimone.

I giovani che entrano a far parte della famiglia Phoenix - spiega Alessandro Di Venanzio - sono diplomati e laureati in Economia e Ingegneria, molti anche madre lingua inglese perché lavoriamo in Belgio, Austria, Inghilterra e Repubblica Ceca.

DRITTI AL FUTURO

Ci vuole passione e tanta voglia di andare avanti. Un motto quello di Di Venanzio che spiega come oggi l’azienda possa vantare un know-how importante, come riesca a crescere sia in termini di innovazione di processo e di prodotto, di occupazione e di fatturato. Una crescita certificata in questi ultimi dieci anni di attività dell’azienda e che ripaga dei sacrifici e delle incertezze degli inizi.
 

Possiamo dire che guardare avanti ed insistere fa parte del Dna di ogni buon imprenditore. Qui si punta sempre a nuove produzioni e nuovi clienti, stando al passo con la tecnologia.

Mai guardarsi indietro dunque se non per correggere il tiro e con la barra dritta al futuro. La Phoenix targata Di Venanzio opera nel settore dell’elettronica professionale ed è leader nei cavi, cablaggi bordo macchina e per apparati elettrici, elettromeccanici ed elettronici, specializzata nella produzione di quadri elettrici di tutte le tipologie. Vanta macchinari altamente competitivi, organizza i processi aziendali secondo i principi della produzione “Just in Time” e “Kanban”, privilegiando una costante interazione con i fornitori ed un servizio continuo dedicato al cliente.

VEDO VERDE

Non solo cablaggi ma l’occhio strizzato anche alla green economy. Phoenix punta a promuovere un modello di sviluppo sostenibile e a trovare adeguate soluzioni per ridurre il consumo di energia, rifiuti e risorse naturali. È per questo motivo che l’azienda è attualmente impegnata nel Maghreb dove lavora per l’utilizzo dell’energia solare necessaria a rifornire di acqua ed energia i paesi con maggiori necessità. Phoenix è presente nel territorio reatino dal 1987. Un legame saldo come le radici stesse dell’azienda. Ed è anche per questo che con l’azienda di Alessandro Di Venanzio dedica al territorio tante iniziative nel campo dello sport e del sociale attraverso il sostegno a progetti di inserimento nel mondo del lavoro di giovani senza famiglia e svantaggiati, alla realizzazione del progetto speciale “Non solo Industria” dedicato a giovanissimi bielorussi ospitati in Italia per completare stage di formazione e a case famiglia. È sostenitrice dello sport e dei suoi valori attraverso iniziative di valorizzazione e promozione culturale e sociale. Un’attività che prima di tutto è stata riconosciuta all’uomo: Di Venanzio negli anni si è infatti aggiudicato il premio “Lavoratore Sabino” dedicato alle migliori figure imprenditoriali e sociali del Reatino.