Imprese d'autore - 28/04/2023

AVIOGEI AIRPORT EQUIPMENT

PERCORSI

Gru che entrano nel gotha dei pesi massimi, capaci di sollevare migliaia di chilogrammi, destinate a ciò che si libera nell’aria. Macchine speciali, sottoposte a severi collaudi, dove valore e competenza produttiva sono le qualità che non possono mancare.

Quella di Aviogei è una storia grande, ma soprattutto una storia di famiglia che parte dal 1969, anno in cui l’azienda inizia la sua produzione. È la storia che si intreccia, per combinazione genetica, con quella delle Officine Meccaniche Latina, leader dal 1952 nella meccanica di precisione per uso civile e militare.

È a questo punto che la storia di Aviogei si inserisce accanto a quella delle OML, ma come società indipendente nel giro di appena un anno dalla sua costituzione, sempre emotivamente e imprenditorialmente legata alla storia di casa. Da qui per cinquant’anni, fino a toccare il mondo.

L’AVIAZIONE NEL CUORE

“Impegnata nell'innovazione per l'aviazione dal 1970”

Qui si progettano, si assemblano le attrezzature aeroportuali per il movimento e il trasporto di passeggeri e merci sia per uso civile che militare, con l’alta tecnologia a fare da protagonista.

Di racconti e di successi ci parla chi ne è a capo: Franco Cesarini è il presidente e l’amministratore delegato di Aviogei dal giorno di quell’intuizione felice di fine anni Sessanta, in un momento in cui entrano in esercizio gli aerei che richiedono l’ausilio di attrezzature specifiche mai utilizzate prima nell’ambito aeroportuale.

Ma nulla è casuale.

Franco Cesarini si allena in casa, a fianco del padre che si muove imprenditorialmente nel settore della meccanica di precisione e quella esperienza già collaudata in famiglia è ciò che serve per mettere le ali. L’idea è orientata alla progettazione delle costruzioni di supporto a terra degli aeromobili. Per gli addetti ai lavori un acronimo racchiuso nelle parole Ground Support Equipment.

“ A mio padre feci la richiesta di poter procedere da solo – racconta il Ceo Franco Cesarini – e ricevetti una formale autorizzazione a creare qualcosa di collaterale all’azienda di famiglia che allora contava 300 dipendenti”.

Sono i primi anni Settanta e da quel momento inizia la progettazione di queste “strane” macchine.

“Il 2020 è l’anno delle nostre nozze d’oro e avremmo voluto festeggiare con una serie di iniziative e di attività sul trasporto aereo. Ma non demordiamo e spostiamo tutto all’anno prossimo”.

La particolare gamma di prodotto, la qualità e l’efficacia nel seguire anche dopo la vendita le macchine create nel sito di Aprilia, porta Aviogei ad essere presente oggi in 123 paesi nel mondo.

PADRI E FIGLI

“La firma Aviogei fa il giro degli aeroporti del mondo grazie alla qualità del prodotto e alla sofisticazione dell’equipaggiamento brevettato.”

La produzione è rivolta alle attrezzature che servono sia per movimentare passeggeri che merci e si allarga di recente anche alle macchine destinate all’imbarco dei passeggeri a ridotta mobilità.

La tecnologia è sempre innovativa e negli ultimi due anni sono state introdotte anche le macchine elettriche al posto dei diesel, capaci di non emettere né fumi né vibrazioni. Poi la produzione è rivolta anche alle macchine per la logistica aeronautica militare che, grazie ad una serie di contratti importanti con alcuni paesi consente di mantenere inalterati i livelli occupazionali in questo momento di crisi generale: 70 dipendenti nella sede Aviogei di Latina e 110 in totale comprese le due società collegate.

Un’azienda di famiglia dove il passaggio generazionale tra padre e figlio, risulta completato oggi con l’ingresso in azienda dei due figli di Franco Cesarini, impegnati tra l’altro anche oltre oceano. È a Dallas infatti che Aviogei, con un contratto che durerà ancora un ventennio, produce una particolare gru per la manutenzione e l’assistenza di uno straordinario velivolo militare. Il crane dell’F-35 è il risultato di una partnership industriale che nel 2016 aveva portato Aviogei insieme ad altri 50 fornitori in tutta Italia al cospetto di una famosa azienda statunitense attiva nei settori dell’ingegneria aerospaziale e della difesa per il progetto di questa gru dei pesi massimi con il compito di trasportare il modulo di alimentazione del motore per la riparazione in mare.

“Il bilancio di questa esperienza imprenditoriale – conclude - è stata una corsa veloce, parallela allo sviluppo del trasporto aereo, all’acquisizione di clienti di altissimo livello nel settore, e seguire questo standard così elevato è stato per me un motore di ulteriore sviluppo delle nostre capacità in settori fondamentali. Il risultato di questi 50 anni è tutto racchiuso nel modo di lavorare, di progettare le macchine e di tenere contatti con il mondo. Mi consente di essere ancora molto giovane. Ed è il risultato più brillante di questa straordinaria cavalcata” .