Segnaliamo che lo scorso 5 luglio è stata pubblicata la Proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio sul monitoraggio e la resilienza del suolo (Soil Monitoring Law), con lo scopo di sviluppare per tutti i suoli dell’Unione Europea un sistema di monitoraggio solido e omogeneo, necessario per il raggiungimento dell’obiettivo della salute del suolo al 2050 e per rispettare gli impegni internazionali relativi all’azzeramento del consumo di suolo e alla neutralità e al degrado del suolo e del territorio.
In particolare, gli obiettivi principali della proposta sono: fermare ed invertire i processi di degrado del suolo; prevenire e mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici e di perdita di biodiversità; aumentare la resilienza rispetto ai disastri naturali; garantire la sicurezza alimentare; ridurre le contaminazioni del suolo a livelli non più considerati dannosi per la salute dell’uomo e dell’ambiente.
Le misure proposte si articolano in azioni per:
Nel dettaglio, nell’ambito del monitoraggio e valutazione della salute del suolo, ogni Stato Membro dovrà identificare i cosiddetti “Distretti del suolo”, con la relativa autorità per la gestione del monitoraggio e della valutazione della salute del suolo. Inoltre, dovrà essere garantito un monitoraggio su base almeno quinquennale di un set di indicatori per descrivere i processi di degrado del suolo, come salinizzazione, erosione, perdita di carbonio organico e compattazione. Il valore degli indicatori dovrà essere confrontato con specifici criteri di valutazione, alcuni dei quali definiti a livello europeo, mentre altri sono demandati, entro certi limiti, alla decisione di ciascuno Stato Membro.
Il monitoraggio dell’impermeabilizzazione e del consumo di suolo dovrà, invece, essere aggiornato ogni anno sulla base di una metodologia condivisa a livello europeo e che prende come esempio di riferimento proprio il sistema di monitoraggio assicurato da ISPRA e dal SNPA per l’Italia, che quindi si trova già allineata a quanto richiesto su questi temi significativi.
Il monitoraggio e valutazione della salute del suolo sarà oggetto di un reporting quinquennale da parte degli Stati Membri alla Commissione e all’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA), i quali si impegnano a rendere tali dati accessibili attraverso un portale europeo. Infine, gli Stati Membri dovranno sviluppare un meccanismo volontario di certificazione della salute del suolo per proprietari e gestori.
Il testo della proposta con i relativi allegati sono disponibili al seguente link: https://environment.ec.europa.eu/publications/proposal-directive-soil-monitoring-and-resilience_en