5G, Unindustria: "Ora finire la rete nel Lazio"

Il Presidente della Sezione Comunicazioni Francesco D'Angelo: "Superare e chiarire i vincoli che rendono difficoltoso lo sviluppo delle infrastrutture di rete. Sui processi autorizzativi c'è bisogno di tempi certi e veloci"

Le infrastrutture digitali, dal 5G alla banda ultralarga, stanno trascinando lo sviluppo di Roma: uno scatto ancora più importante in vista del Giubileo del 2025 e del possibile appuntamento con Expo 2030.

«È necessario completare la realizzazione delle infrastrutture di rete per soddisfare il surplus di domanda prodotto da eventi cosi importanti e per avere, in tempi brevi, una rete altamente affidabile, flessibile e capillare - spiega Francesco D'Angelo, presidente della sezione Comunicazioni di Unindustria che rappresenta circa 40 imprese, per un totale di oltre 28 mila dipendenti nel Lazio - Le aziende di telecomunicazione, grazie alla disponibilità di tecnologie, infrastrutture e competenze, sono pronte a garantire il raggiungimento di questi obiettivi».

GLI INVESTIMENTI
Dal 2010 a oggi, in Italia, gli investimenti delle imprese del settore ammontano all'incirca a 79 miliardi di euro. Le istituzioni locali sono chiamate fare la loro parte: a partire dal nuovo "Regolamento per la localizzazione, l'installazione e la modifica degli impianti di telefonia mobile e tecnologie assimilabili", per il quale Roma Capitale ha avviato una consultazione pubblica alla quale Unindustria e le aziende del settore hanno risposto.

«Il nostro obiettivo - sottolinea D'Angelo - è quello di superare e chiarire quei vincoli che rendono difficoltoso lo sviluppo delle infrastrutture di rete. Siamo al momento in attesa di poter incontrare Roma Capitale per aprire un tavolo di confronto in relazione alle osservazioni da noi presentate, che ci auguriamo possano essere recepite. Roma è una città complessa, ma ci deve essere confronto continuo su questi temi. C'è bisogno di poter contare su tempi certi e veloci, perché processi autorizzativi devono essere semplici e rispettosi del territorio, ma consentire agli operatori economici di programmare gli interventi». Il 5G, in particolare, «è la soluzione a una serie di necessità di pubblica amministrazione e imprese: siamo fortunati perché le imprese del settore continuano a fare investimenti consistenti, garantendo alla città benefici in termini di modernizzazione, attrattività per i grandi eventi, sicurezza".

L'intervista, a cura di "Il Messaggero", è disponibile in allegato.