La Commissione Europea sta procedendo ad una revisione della disciplina comunitaria sui ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali tra imprese o tra imprese e pubbliche amministrazioni, ad oggi contenuta nella Direttiva 2011/7/UE (recepita dall’Italia con il D. lgs. n. 192/2012 di modifica del D. lgs. n. 231/2002).
Il nuovo testo sarà contenuto in un Regolamento (in allegato la bozza)
L’attuale normativa dell’UE in materia viene ritenuta non idonea a contrastare questa pregiudizievole prassi e, quindi, a garantire il corretto funzionamento del mercato interno, in quanto priva di adeguate misure preventive e deterrenti, nonché di efficaci meccanismi di applicazione.
Con la proposta del nuovo Regolamento, la Commissione europea si propone dunque di superare le criticità emerse e di affrontare l'aspetto transfrontaliero dei ritardi di pagamento, stabilendo regole direttamente applicabili e uguali in tutta l’UE su specifici aspetti (es. il termine massimo per i pagamenti e le procedure di verifica, il tasso di interesse per i ritardi), evitando i rischi connessi all’adozione di soluzioni nazionali.
Siamo a disposizione per raccogliere eventuali osservazioni sul tema da far confluire successivamente in un documento di posizione associativo.
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