La 28a Conferenza ONU delle Parti sul clima (COP28) riunisce la comunità internazionale impegnata nell'azione di contrasto agli effetti della crisi dovuta ai cambiamenti climatici (30 novembre 2023- 12 dicembre 2023).
Roma Capitale ha revisionato e aggiornato il PAESC (Il Piano di azione per l’energia sostenibile e il clima), lo strumento con cui i Comuni definiscono i propri obiettivi e impegni sul clima come previsto dal Covenant of Majors (Patto dei Sindaci) della Commissione europea. Il nuovo PAESC, redatto con il supporto scientifico di Enea, Gse e Ispra prevede di integrare le azioni previste dal precedente Piano e una maggiore ambizione del target di riduzione delle emissioni con nuove azioni.
Il Network C40 delle grandi città del mondo impegnate sul clima, di cui Roma è membro, ha elaborato uno scenario di impegno delle diverse città per contribuire a fermare entro 1,5 gradi l’aumento medio della temperatura globale entro questo secolo, come previsto dall’Accordo di Parigi.
Per dare seguito a questo obiettivo fondamentale per scongiurare conseguenze devastanti della crisi climatica, Roma si è impegnata una riduzione delle emissioni del 66,3% al 2030 elevando l’obiettivo previsto nel precedente Piano del 2021 che era del 51,6%. Con il nuovo piano Roma definisce una curva di riduzione delle emissioni coerente per dare continuità e accelerare la riduzione delle emissioni già avvenuta tra il 2003 e il 2019 che è stata parti a -35%.
Le azioni del PAESC 2021 sono state aggiornate e integrate con le misure previste dal Piano dei rifiuti e dal Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS) approvati nel 2022, e con le nuove azioni che accelerano la decarbonizzazione avviate dall’attuale amministrazione, attraverso le risorse del Pnrr, del Giubileo, da finanziamenti europei, nazionali, regionali e dal bilancio dell’amministrazione. Complessivamente si tratta di interventi di decarbonizzazione e rigenerazione urbana pari a oltre 10 miliardi di euro che permetteranno un’accelerazione degli interventi nella direzione della decarbonizzazione.
I pilastri su cui si fondano le azioni previste dal PAESC sono:
-la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio;
-il potenziamento delle infrastrutture di trasporto pubblico: realizzazione di 4 nuove linee di tram, prolungamento della metro C, potenziamento delle linee ferroviarie regionali, creazione di nuove stazioni, realizzazione di nuove piste ciclabili, rinnovo del parco autobus, tram e metropolitane circolante;
-un piano di forestazione urbana con la messa a dimora entro il 2026 di oltre 500 mila alberi che svolgeranno una duplice funzione di assorbimento delle emissioni e di adattamento climatico dei quartieri della città;
-il completamento dell’impiantistica per la gestione circolare del ciclo dei rifiuti e delle materie prevista dal piano rifiuti: termovalorizzatore di trattamento della frazione indifferenziata con produzione di elettricità e calore, due impianti di biodigestione anaerobica, due impianti per la selezione di carta e cartone, plastica, un impianto per il trattamento delle terre di spazzamento, 30 centri di raccolta distribuiti nei diversi Municipi.
La revisione del Paesc è il primo passo del percorso di impegno sul clima che l’amministrazione ha intrapreso all’interno della Mission 100 Neutral-climate and smart cities by 2030 in cui Roma è stata selezionata dalla Commissione europea tra le città ‘pioniere’ nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione entro il 2030.