Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che aggiorna la disciplina degli impianti portuali
Nella Gazzetta Ufficiale n. 82 dell’8 aprile u.s., è stato pubblicato il D.Lgs. 8 marzo 2024, n. 46, recante “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 197, di recepimento della direttiva (UE) 2019/883, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, relativa agli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi, che modifica la direttiva 2010/65/UE e abroga la direttiva 2000/59/CE”.
In particolare, il nuovo decreto, che entrerà in vigore a partire dal 23 aprile 2024, amplia la nozione di “rifiuti delle navi”, ricomprendendo nella nuova definizione anche le “acque reflue e i sedimenti” e prevede:
- opportuni chiarimenti relativamente alle competenze in materia, in particolar modo in riferimento al ruolo dell'Autorità marittima;
- la sottoscrizione di accordi tra i gestori degli impianti portuali di raccolta dei rifiuti con armatori, sistemi collettivi e autonomi di gestione, di cui al Titolo II e al Titolo III della parte quarta del D.Lgs. n. 152/2006, per la gestione di specifiche categorie di rifiuti;
- la conformità degli impianti portuali di raccolta dei rifiuti alle norme in materia di salute, prevenzione e protezione, formazione e sicurezza sui luoghi di lavoro, alla prevenzione incendi e di ogni altro rischio connesso all’attività svolta;
- di sottoporre il piano di gestione dei rifiuti portuali alla valutazione ambientale strategica (VAS), prevista dagli artt.11 e 12 del D.Lgs. 152/2006, di competenza regionale.