(Adnkronos) - In materia di Criteri Ambientali Minimi per le infrastrutture stradali, il 21 dicembre 2024 è entrato in vigore il Decreto Ministeriale del 5 agosto 2024 del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Il provvedimento introduce i nuovi criteri ambientali per l’affidamento dei servizi di progettazione ed esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali. I nuovi CAM strade hanno come obiettivo promuovere la progettazione, la realizzazione e la gestione di infrastrutture affidabili, sostenibili, resilienti e si fondano su alcuni elementi fondamentali. Primo, devono essere in accordo con il Piano d’azione europeo per l’economia circolare. Secondo, devono contribuire ad almeno uno dei sei obiettivi ambientali stabiliti dal Regolamento UE 2020/852. Terzo, devono essere sottoposti alla metodologia LCA, Life Cycle Assessment per analizzare l’impatto ambientale dei prodotti al fine di una corretta valutazione dell’opera in termini di sostenibilità. Quarto, devono considerare la normativa ESG lungo le filiere. I nuovi CAM strade vengono applicati a tutti i contratti di appalto e alle concessioni aventi come oggetto l’esecuzione di lavori e la presentazione di servizi di progettazione di infrastrutture, includendo interventi di costruzione, manutenzione e adeguamento. Il Decreto stabilisce criteri ambientali che riguardano obblighi di progetto per la stazione appaltante, tra cui la presentazione di una relazione CAM per garantire la conformità ambientale del progetto, in cui devono essere indicate le scelte progettuali adottate. In ambito di applicazione dei nuovi CAM, l’ANCE ha fornito specifiche tecniche relative ai prodotti da costruzione da utilizzare per garantire sostenibilità, efficienza e qualità dei progetti. Per l’affidamento dei lavori, l’appaltatore deve rispettare una serie di obblighi contrattuali tra cui, oltre a presentare la relazione CAM sopra citata, acquistare il materiale bituminoso essenziale per le infrastrutture stradali soltanto da impianti idonei che gestiscono correttamente le materie prime in ottica di riduzione dell’impatto ambientale. Non solo, per la realizzazione di nuove strade, manutenzione o adeguamento devono essere utilizzati materiale con prestazione acustiche che riducano il rumore dovuto al rotolamento degli pneumatici. Per quanto riguarda il fattore umano, il decreto indica che il personale di cantiere deve essere adeguatamente preparato per gestire l’impatto ambientale del cantiere con particolare riferimento agli scarichi dei rifiuti e delle polveri. Infine, nei cantieri devono essere utilizzate macchine operatrici con motori di nuova generazione a ridotto impatto ambientale, grassi e oli lubrificanti biodegradabili o a base rigenerata.