L’indagine condotta dal Centro Studi Unindustria tra il 4 marzo e l’11 marzo 2025, su un campione di 232 imprese associate (di cui il 54% appartenenti all’Industria e il 46% ai Servizi, per un totale di oltre 28.000 dipendenti rappresentati), fotografa un sistema produttivo regionale che affronta l’inizio del 2025 con un sentiment complessivamente debole, nel suo punto più basso da due anni a questa parte.
L’Industria è il comparto in maggiore difficoltà (il delta ottimisti-pessimisti è negativo per il quarto semestre consecutivo), ma emerge un calo del clima di fiducia anche nei Servizi, pur restando in area positiva.
Le imprese scontano l’accresciuta incertezza del quadro internazionale, la perdurante debolezza della domanda e il peso degli elevati costi energetici.
Le attese a breve sono per una lieve ripresa degli ordini, in una fase che permane tuttavia caratterizzata da domanda debole.
La propensione agli investimenti, che resta alta, indica comunque l’aspettativa di una più robusta ripresa dell’economia, ma in tempi più lunghi.
Una delle principali preoccupazioni per le imprese riguarda la politica commerciale USA e le nuove dinamiche nei rapporti con l’UE; il timore è condiviso da Industria e Servizi, con Alimentare e Meccatronica tra i settori più esposti.