Roma, 20 mag. (Adnkronos) - La Ferrari ha inaugurato oggi a Roma il primo concessionario realizzato seconda la nuova Corporate Identity della Casa di Maranello. Lo showroom di Via Pinciana 65 a Roma di Samocar, concessionario ufficiale di Ferrari dal 1957 e punto di riferimento per i Ferraristi del Centro Italia. “Questo è l’impianto storico dell’automobile non certo solo per Roma e per la Ferrari ma da sempre identificato, per la sua ubicazione più unica che rara, la porta d’accesso di Villa Borghese e a 70 metri in linea d’aria dalla porta che accede a Via Veneto. Questo è un progetto vincente ed è impossibile trovare una location più prestigiosa in tutto il mondo", ha raccontato Giovanni Malagò Presidente di Sa.Mo.Car durante l'inaugurazione per la stampa. "Faccio un passaggio indietro storico, la Ferrari fu fondata nel 1947, io ho avuto la fortuna di essere al Comitato organizzatore nel 1997, prima esperienza da gestore di grandi eventi, per i suoi 50 anni, e l'evento si svolse al Foro Italico e in particolare allo Stadio dei Marmi, la mia seconda, terza, quarta vita...tante foto sono state scattate dall’ufficio del Coni e c’erano talmente tante persone che si vedeva una marea umana, un tappeto a ricoprire lo Stadio dei Marmi, tutto l’esterno delle statue e tutte le gradinate, perché la Ferrari si inventò di portare circa 300 auto da ogni parte del mondo, le più iconiche e storiche. Per rievocare il Gp di F1 di Caracalla poi ci fu Schumacher e la testimonianza sui sampietrini e anche un pit stop che fece storia", ha ricordato con emozione il presidente del Coni. "La Ferrari nasce come scuderia non come fabbrica commerciale. Le primissime automobili che venivano poi consegnate ai clienti nascono nel momento in cui mio papà, nel 1957, andava a Maranello a prenderle e guidando fino a Roma le consegnava a personaggi come Marzotto, Bulgari che avevano anche esperienza di corse. Poi con il tempo si è tramutata questa personalizzazione del cliente con l’attività tradizionale della concessionaria e ci siamo sempre stati, siamo i più vecchi", ha sottolineato Malagò. All’inaugurazione ha partecipato Enrico Galliera, Ferrari Chief Marketing & Commercial Officer, per il debutto globale della Corporate Identity degli showroom Ferrari, progettata per elevare l’esperienza della propria community di appassionati e clienti e rendere gli spazi degli showroom ancor più in linea con il Dna e i valori del Marchio. La creazione di spazi fisici adatti ad incarnare la dedizione di Ferrari all'eccellenza è di fondamentale importanza per raggiungere questo obbiettivo. Per Ferrari, gli showroom sono un punto di incontro a 360º per la propria community, dove vivere la passione della Casa di Maranello per prestazioni, tecnologia e artigianalità. Il tutto in un ambiente caratterizzato da un’eleganza senza tempo che al tempo stesso abbraccia la modernità. “Giovanni ha detto cose belle e toccanti della storia della Samocar. Nel 1947 la prima Ferrari, nel 1957 la prima Ferrari portata a Roma dal cavalier Malagò", ha sottolineato Galliera. Nel 2010, ho raggiunto l’azienda in quell’anno, e la prima persona che ho incontrato è stata Vincenzo Malagò con cui si è creato un rapporto molto stretto, non sempre amichevole, ma di grande rispetto e amicizia. Il 2010 era un periodo di crisi pesantissima e una delle discussioni è stata proprio la riduzione dei costi con Vincenzo e la proposta di chiudere Via Pinciana, ma la sua risposta fu: 'ci crediamo e vogliamo continuare a investire, ci lavorano persone che non possiamo tradire' e lo ha tenuto aperto per darci la possibilità di essere qua oggi", ha aggiunto il Ferrari Chief Marketing & Commercial Officer. "Vincenzo Malagò aveva una capacità di guardare dall’alto ed andare nel dettaglio. Era una delle sue caratteristiche manageriali". "Questo processo nato un po’ di tempo fa, quando abbiamo pensato di rivedere la nostra immagine nel mondo e ci siamo fatti delle domande. Molti sono andati sulla via digitale, con l'acquisto on line, noi abbiamo pensato che il nostro prodotto avesse bisogno di essere toccato, con uno showroom fisico dove vai a sentire l'odore della pelle, vedere i modelli e anziché evolvere verso un punto vendita, freddo e digitale, lo volevamo scaldare. Ferrari mi piace dire che è diversa, offre un'emozione diversa, un senso di appartenenza. Elementi che richiamano alla storia ma guardano al futuro. Gli architetti sono venuti a Maranello, sono stati con noi settimane, hanno visto modelli iconici. Si guarda al futuro ma con un occhio al passato. Siamo un brand italiano, abbiamo chiesto di rappresentare l’Italia e la piazza e l’abbiamo creata all’interno di questo luogo. Questi i criteri ispiratori che ci hanno portato all’obbiettivo finale". "Il restyling è durato 8 mesi, 4 mesi a livello strutturale e 4 di arredamento, tutto con il supporto della Ferrari. Siamo molto felici di questa storia che ha cominciato mio papà. Una sua caratteristica? C’è stato coraggio, parliamo di epoche pionieristiche. Il rapporto con Ferrari è stata una scommessa, era una fabbrica di auto da corsa, nel momento in cui l'Italia tirava su la testa dopo la guerra. Siamo sempre andati avanti con gli investimenti in parallelo con le dimensioni dell’azienda, acquisendo altri immobili per avere un aumento dei volumi. Il talento principale di mio padre era senza dubbio il coraggio", ha concluso Malagò.