Roma, 20 mag. - (Adnkronos) - “Ci auguriamo che le tasse che vengono pagate dai nostri armatori e dai nostri autotrasportatori possano ritornare attraverso incentivi come il Sea modal shift, oggi portato a soli 20 milioni. Chiediamo che venga portato a 100 proprio per compensare e supportare quei campioni nazionali del trasporto della logistica che tanto fanno per trasportare, sostenere e far conoscere il nostro made in Italy in tutto il mondo". Sono le parole di Guido Grimaldi, presidente Alis, l’Associazione logistica dell'intermodalità sostenibile che ha organizzato a Roma l’appuntamento ‘Alis a Villa Borghese’. Un incontro pensato come momento di networking e approfondimento per contribuire concretamente alla crescita del settore dei trasporti e della logistica. "Siamo molto preoccupati per le decisioni dell'Unione europea sulla sostenibilità ammette il presidente di Alis - Rispettiamo gli obiettivi nobili e condivisibili legati alle riduzioni delle emissioni e alla decarbonizzazione. Tuttavia oggi questi obiettivi risultano anacronistici rispetto alle modalità e ai tempi di attuazione - avverte - Non tutti pagano le tasse come l’Europa. Difficilmente si può pensare di decarbonizzare il mondo impattando in maniera regionale e marginale”. Nonostante lo scontento suscitato dai sistemi di tassazione, Grimaldi porta all’attenzione un avvenimento positivo. "Accogliamo con favore la recente decisione della Banca Centrale Europea di abbassare i tassi di interesse. Un segnale positivo per la nostra economia e per il nostro settore che si conferma sempre più strategico per la competitività del sistema paese. Continuando ad investire, anche in un momento di grandissima difficoltà, i nostri soci stanno davvero dimostrando una capacità di innovazione e visione di adattamento”. La presenza di Alis “ai tavoli internazionali, oggi incisiva, e le eccellenze imprenditoriali italiane sono sempre più apprezzate e riconosciute globalmente - sottolinea Grimaldi - Questo ci permette di rafforzare la nostra posizione economica e di attrarre investimenti strategici per il nostro paese. Siamo davvero orgogliosi - continua - che molti di questi campioni ed eccellenze nazionali sono rappresentati oggi dalla nostra associazione che conta 2.400 soci 425 mila lavoratori e 117 miliardi di euro di fatturato aggregato”, enumera. Grimaldi si focalizza poi sul valore dell’export italiano che “continua a rappresentare un motore fondamentale per l’economia - evidenzia - Risultato reso possibile anche grazie al ruolo strategico del nostro settore che consente l'approvvigionamento del sistema industriale, che garantisce l'efficienza della rete commerciale e che permette velocemente di esportare in maniera competitiva il made in Italy in tutto il mondo. Quel made in Italy che si conferma un Brand di valore inestimabile, capace di conquistare mercati importanti che possono inoltre fare apprezzare la bellezza e la qualità del nostro meraviglioso Paese”, le sue parole.