Contatti          Sedi
Bacheca    |   Login
 
Condividi Aggiungi ai preferiti Stampa Pdf

Documento - 26/05/2025

NZIA Net-Zero Industry Act, Regolamento sull'Industria a Zero Emissioni Nette: pubblicati il 23 maggio 4 nuovi atti attuativi e una Comunicazione della Commissione. Impatti sulle gare pubbliche

I 4 nuovi atti normativi riguardano i criteri non tariffari nelle aste per le energie rinnovabili, l'elenco dei componenti principali delle tecnologie net-zero e i criteri per la selezione dei progetti strategici

Il Net-Zero Industry Act (NZIA) è stato proposto dalla Commissione europea il 16 marzo 2023 . Il 6 febbraio 2024, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo politico sul regolamento . Successivamente, il regolamento è stato formalmente adottato e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’UE . Il NZIA è entrato in vigore il 29 giugno 2024 .

L’obiettivo principale del NZIA è potenziare la capacità produttiva dell’UE per le tecnologie a zero emissioni nette, come il solare, l’eolico, le batterie, l’idrogeno e la cattura e stoccaggio del carbonio, al fine di raggiungere almeno il 40% del fabbisogno annuale dell’UE entro il 2030 .

 

venerdì scorso, il 23 maggio 2025, sono stati pubblicati quattro nuovi atti normativi e una comunicazione ufficiale relativi al Net-Zero Industry Act (NZIA). Questi documenti rappresentano una fase significativa nell’attuazione del regolamento UE 2024/1735, entrato in vigore il 29 giugno 2024. I quattro atti normativi comprendono tre regolamenti attuativi e un regolamento delegato, ciascuno mirato a specifici aspetti dell’implementazione del NZIA:

 

  1. Criteri non tariffari nelle aste per le energie rinnovabili: definisce parametri come sostenibilità, resilienza, sicurezza informatica e capacità di consegna puntuale, da applicare ad almeno il 30% dei volumi d’asta a partire da gennaio 2026 .
  2. Elenco dei componenti principali delle tecnologie net-zero: stabilisce quali componenti sono considerati essenziali per le tecnologie a zero emissioni nette, influenzando le politiche di approvvigionamento e produzione . 
  3. Criteri per la selezione dei progetti strategici: fornisce linee guida uniformi per identificare e approvare progetti strategici net-zero, garantendo coerenza tra gli Stati membri . 
  4. Modifiche all’allegato del NZIA: aggiorna l’elenco dei componenti e delle tecnologie coperte dal regolamento, riflettendo l’evoluzione del settore e le priorità strategiche . 

Oltre agli atti normativi, è stata pubblicata una comunicazione della Commissione europea che invita le parti interessate a presentare commenti sui progetti di legislazione secondaria. Questa fase di consultazione pubblica mira a raccogliere feedback per affinare e finalizzare le disposizioni attuative del NZIA .

 

Questi sviluppi segnano un passo importante verso la piena realizzazione degli obiettivi del NZIA, rafforzando l’ecosistema europeo delle tecnologie a zero emissioni nette e promuovendo la competitività industriale dell’UE nel settore delle tecnologie verdi.

 

Il Net-Zero Industry Act (NZIA) con i nuovi 4 atti attuativi pubblicati dalla Commissione Europea avrà impatti molto concreti e immediati su aziende che operano in tre settori:

 

1) settore dell'Energia

 le misure avranno un impatto diretto su:

  • Produttori di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, geotermico, idrogeno verde).
  • Fornitori di impianti e tecnologie per le rinnovabili.
  • Utility che partecipano alle aste per la fornitura energetica.

 I cambiamenti concreti previsto sono i seguenti :

  • Le aste pubbliche per l’energia rinnovabile dovranno includere criteri non tariffari -non solo il prezzo- come:
     
    • sostenibilità ambientale;
    • sicurezza informatica;
    • provenienza europea (“resilienza”).
  • Il 30% delle aste annuali (es. 6 GW per Paese) dovrà applicare questi nuovi criteri obbligatori entro dicembre 2025.
  • Vantaggi per chi produce in Europa o ha catene di fornitura UE.

 

2. Chimica e materiali: clean tech / materiali avanzati

In questo settore l'impatto diretto sarà su:

  • Produttori di materiali critici per le tecnologie net-zero: batterie, elettrolizzatori, pompe di calore, biocarburanti.
  • Fornitori di componenti specializzati (es. litio, silicio, metalli rari).
  • Aziende nel campo dei materiali da costruzione green (cementi a basse emissioni, isolanti termici ecologici, etc.).

 

 Le novità consisteranno in :

  • Regole più stringenti sugli appalti pubblici e sui criteri di accesso alle gare, con enfasi su:
     
    • origine europea delle forniture (diversificazione rispetto a paesi terzi);
    • processi di produzione a basso impatto;
    • tracciabilità e sostenibilità dei materiali.
  • Opportunità per entrare nel mercato dei “progetti strategici” se producono o riforniscono impianti net-zero in Europa.

 

3. Ingegneria, progettazione e costruzioni: impiantistica, infrastrutture industriali e civili

Impatto diretto su:

  • Studi di progettazione e ingegneria che realizzano impianti industriali per clean tech.
  • EPC contractor (Engineering, Procurement, Construction).
  • Aziende che costruiscono impianti fotovoltaici, eolici, sistemi di accumulo, elettrolizzatori, ecc.

I cambiamenti concretamente consisteranno  

  • i nuovi criteri di gara per appalti pubblici e finanziamenti UE, che premieranno:
     
    • la localizzazione della catena del valore in Europa;
    • l’uso di tecnologie a zero emissioni;
    • la “resilienza” tecnologica (non dipendenza da fornitori critici esterni).
  • in nuovi iter autorizzativi accelerati per i progetti considerati strategici.

 

Impatto su affidamenti di forniture e istruttoria di gare pubbliche

Forniture

  • Aumento delle richieste di tracciabilità della filiera, in particolare per materiali e componenti net-zero.
  • Obbligo (in alcuni casi) di usare fornitori UE o provenienti da fonti “diversificate” rispetto a Paesi a rischio (es. Cina per fotovoltaico o batterie).
  • Penalizzazioni indirette per chi ha supply chain fortemente extra-UE.

istruttoria delle Gare pubbliche 

  • Introduzione di criteri qualitativi non economici nei bandi, che diventano parte integrante della valutazione.
  • I bandi UE e nazionali dovranno riservare una quota di mercato (30%) a forniture e soluzioni “resilienti”, cioè affidabili, sostenibili e con produzione localizzata in Europa.
  • Le aziende dovranno dimostrare la propria “resilienza industriale” con documentazione specifica, non solo con l’offerta economica.

 

 

Tag Articolo
Per informazioni
Tel. 0684499307
massimiliano.bondanini@un-industria.it
×

Massimiliano Bondanini




Roma

Telefono: 0684499307
Mail: massimiliano.bondanini@un-industria.it

Temi: fisco,fiscale,legale,legislativo,diritto,marchi,brevetti,appalti,progettazione,impianti,materiali,privacy,protezione dati,RGPD,GDPR,procurement,


Tel. 0684499375 - 07611897906
matteo.orlandi@un-industria.it
×

Matteo Orlandi




Viterbo

Telefono: 0684499375 - 07611897906
Mail: matteo.orlandi@un-industria.it

Temi: legale,appalti,competitività,procurement,editoria,audiovisivo,


Tel. 0684499309
catia.misici@un-industria.it
×

Catia Misici Falzi




Roma

Telefono: 0684499309
Mail: catia.misici@un-industria.it

Temi: competitività d’Impresa, Fisco, Diritto d’Impresa, fiscale


Unindustria favorisce lo sviluppo
delle imprese del territorio di Roma,
Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo

Codice Fiscale 80076770587 - Fax +39 06 8542577 - PEC info@pec.un-industria.it

Do not follow or index