I 4 nuovi atti normativi riguardano i criteri non tariffari nelle aste per le energie rinnovabili, l'elenco dei componenti principali delle tecnologie net-zero e i criteri per la selezione dei progetti strategici
Il Net-Zero Industry Act (NZIA) è stato proposto dalla Commissione europea il 16 marzo 2023 . Il 6 febbraio 2024, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo politico sul regolamento . Successivamente, il regolamento è stato formalmente adottato e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’UE . Il NZIA è entrato in vigore il 29 giugno 2024 .
L’obiettivo principale del NZIA è potenziare la capacità produttiva dell’UE per le tecnologie a zero emissioni nette, come il solare, l’eolico, le batterie, l’idrogeno e la cattura e stoccaggio del carbonio, al fine di raggiungere almeno il 40% del fabbisogno annuale dell’UE entro il 2030 .
venerdì scorso, il 23 maggio 2025, sono stati pubblicati quattro nuovi atti normativi e una comunicazione ufficiale relativi al Net-Zero Industry Act (NZIA). Questi documenti rappresentano una fase significativa nell’attuazione del regolamento UE 2024/1735, entrato in vigore il 29 giugno 2024. I quattro atti normativi comprendono tre regolamenti attuativi e un regolamento delegato, ciascuno mirato a specifici aspetti dell’implementazione del NZIA:
- Criteri non tariffari nelle aste per le energie rinnovabili: definisce parametri come sostenibilità, resilienza, sicurezza informatica e capacità di consegna puntuale, da applicare ad almeno il 30% dei volumi d’asta a partire da gennaio 2026 .
- Elenco dei componenti principali delle tecnologie net-zero: stabilisce quali componenti sono considerati essenziali per le tecnologie a zero emissioni nette, influenzando le politiche di approvvigionamento e produzione .
- Criteri per la selezione dei progetti strategici: fornisce linee guida uniformi per identificare e approvare progetti strategici net-zero, garantendo coerenza tra gli Stati membri .
- Modifiche all’allegato del NZIA: aggiorna l’elenco dei componenti e delle tecnologie coperte dal regolamento, riflettendo l’evoluzione del settore e le priorità strategiche .
Oltre agli atti normativi, è stata pubblicata una comunicazione della Commissione europea che invita le parti interessate a presentare commenti sui progetti di legislazione secondaria. Questa fase di consultazione pubblica mira a raccogliere feedback per affinare e finalizzare le disposizioni attuative del NZIA .
Questi sviluppi segnano un passo importante verso la piena realizzazione degli obiettivi del NZIA, rafforzando l’ecosistema europeo delle tecnologie a zero emissioni nette e promuovendo la competitività industriale dell’UE nel settore delle tecnologie verdi.
Il Net-Zero Industry Act (NZIA) con i nuovi 4 atti attuativi pubblicati dalla Commissione Europea avrà impatti molto concreti e immediati su aziende che operano in tre settori:
1) settore dell'Energia
le misure avranno un impatto diretto su:
- Produttori di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, geotermico, idrogeno verde).
- Fornitori di impianti e tecnologie per le rinnovabili.
- Utility che partecipano alle aste per la fornitura energetica.
I cambiamenti concreti previsto sono i seguenti :
- Le aste pubbliche per l’energia rinnovabile dovranno includere criteri non tariffari -non solo il prezzo- come:
- sostenibilità ambientale;
- sicurezza informatica;
- provenienza europea (“resilienza”).
- Il 30% delle aste annuali (es. 6 GW per Paese) dovrà applicare questi nuovi criteri obbligatori entro dicembre 2025.
- Vantaggi per chi produce in Europa o ha catene di fornitura UE.
2. Chimica e materiali: clean tech / materiali avanzati
In questo settore l'impatto diretto sarà su:
- Produttori di materiali critici per le tecnologie net-zero: batterie, elettrolizzatori, pompe di calore, biocarburanti.
- Fornitori di componenti specializzati (es. litio, silicio, metalli rari).
- Aziende nel campo dei materiali da costruzione green (cementi a basse emissioni, isolanti termici ecologici, etc.).
Le novità consisteranno in :
- Regole più stringenti sugli appalti pubblici e sui criteri di accesso alle gare, con enfasi su:
- origine europea delle forniture (diversificazione rispetto a paesi terzi);
- processi di produzione a basso impatto;
- tracciabilità e sostenibilità dei materiali.
- Opportunità per entrare nel mercato dei “progetti strategici” se producono o riforniscono impianti net-zero in Europa.
3. Ingegneria, progettazione e costruzioni: impiantistica, infrastrutture industriali e civili
Impatto diretto su:
- Studi di progettazione e ingegneria che realizzano impianti industriali per clean tech.
- EPC contractor (Engineering, Procurement, Construction).
- Aziende che costruiscono impianti fotovoltaici, eolici, sistemi di accumulo, elettrolizzatori, ecc.
I cambiamenti concretamente consisteranno
- i nuovi criteri di gara per appalti pubblici e finanziamenti UE, che premieranno:
- la localizzazione della catena del valore in Europa;
- l’uso di tecnologie a zero emissioni;
- la “resilienza” tecnologica (non dipendenza da fornitori critici esterni).
- in nuovi iter autorizzativi accelerati per i progetti considerati strategici.
Impatto su affidamenti di forniture e istruttoria di gare pubbliche
Forniture
- Aumento delle richieste di tracciabilità della filiera, in particolare per materiali e componenti net-zero.
- Obbligo (in alcuni casi) di usare fornitori UE o provenienti da fonti “diversificate” rispetto a Paesi a rischio (es. Cina per fotovoltaico o batterie).
- Penalizzazioni indirette per chi ha supply chain fortemente extra-UE.
istruttoria delle Gare pubbliche
- Introduzione di criteri qualitativi non economici nei bandi, che diventano parte integrante della valutazione.
- I bandi UE e nazionali dovranno riservare una quota di mercato (30%) a forniture e soluzioni “resilienti”, cioè affidabili, sostenibili e con produzione localizzata in Europa.
- Le aziende dovranno dimostrare la propria “resilienza industriale” con documentazione specifica, non solo con l’offerta economica.