Nel 2024, sulla base delle stime della Banca d'Italia, l’economia del Lazio è cresciuta dello 0,9 per cento, con un ritmo di crescita superiore a quello nazionale(0,7) e in miglioramento rispetto all’anno precedente (0,5). La spinta è arrivata in particolare dalla domanda estera e dalla spesa pubblica, mentre consumi e investimenti privati hanno mostrato una certa debolezza. L’industria regionale, dopo una fase di flessione, ha beneficiato della ripresa dell’export, trainato soprattutto dal settore farmaceutico. Anche le costruzioni hanno tenuto, sostenute dagli investimenti in opere pubbliche, in parte legati al Giubileo 2025 e al PNRR. Il mercato del lavoro ha mantenuto un andamento favorevole, con un calo della disoccupazione e una crescita dell’occupazione, in particolare stabile. Il potere d’acquisto delle famiglie è tornato a salire grazie a un’inflazione più contenuta, mentre il credito al consumo e i mutui residenziali hanno mostrato segnali di ripresa.
Restano tuttavia alcune ombre. Il credito al settore produttivo è in calo e la qualità dei prestiti alle imprese, in particolare nell'edilizia e nell'indotto dell'automotive, mostra segni di deterioramento.
Le prospettive per il 2025 restano incerte, anche a causa delle tensioni internazionali e del possibile impatto dei dazi statunitensi su settori chiave dell’export laziale, sebbene il comparto farmaceutico – particolarmente esposto – risulti per ora esentato dalle nuove misure tariffarie.