In base ai dati Istat, nel 2024, il mercato del lavoro del Lazio mostra una crescita solida, con un aumento dell’occupazione (+1,7%) superiore alla media nazionale (+1,5%) e un tasso di occupazione al 64,0% (62,0% Italia). La regione beneficia della riduzione sia dei disoccupati (-11,8%) che delle forze di lavoro potenziali (-16mila), ovvero inattivi vicini al mercato del lavoro.
La crescita dell’occupazione, rispetto al 2023, interessa sia i dipendenti (+1,0%, corrispondente a 19mila occupati in più; +1,6% Italia) che gli autonomi (+4,4%, +12mila; +0,9% Italia). L'aumento dei dipendenti riguarda soprattutto quelli a tempo indeterminato, che crescono del +4,2% (+67mila), a fronte di una significativa contrazione dei lavoratori tempo determinato (-15,1%, -48mila).
A livello settoriale, si segnalano incrementi occupazionali nelle Costruzioni (+5,0%), nell’Industria (+3,7%) e nel Commercio, alberghi e ristoranti (+4,0%). L’Agricoltura, invece, continua a contrarsi (-10,4%).
Il miglioramento occupazionale coinvolge entrambi i generi (+1,7% per entrambi), ma resta ampio il divario uomo-donna nel tasso di occupazione (16 punti Lazio; 18 punti Italia). Preoccupa la crescita dei NEET (+9,6%), in controtendenza rispetto alla media nazionale (-3,4%), e concentrata soprattutto tra i giovani di sesso maschile.
Negli ultimi cinque anni, il tasso di occupazione nel Lazio è salito di 4,6 punti, trainato dal miglioramento delle possibilità di trovare lavoro (effetto tassi; +5,0 p.p.), segno della vitalità del mercato del lavoro regionale. Tuttavia, l’impatto dell’invecchiamento demografico inizia a pesare sulla dinamica occupazionale (effetto composizione; -0,4 p.p.).
In base ai dati più recenti ISTAT relativi al primo trimestre 2025, il mercato del lavoro nel Lazio conferma la sua traiettoria di crescita, segnando il sedicesimo trimestre consecutivo di espansione. L’occupazione nella regione aumenta del +1,7% su base annua (contro il +0,1% a livello nazionale), pari a 16mila posti di lavoro in più. A guidare la crescita è il settore del Commercio, alberghi e ristoranti, che registra un balzo dell’11% (+44mila unità; +1,8% in Italia). Segue l’Industria in senso stretto, con un robusto +8,3% (+19mila unità; +0,7% in Italia), mentre le Costruzioni mostrano un aumento più contenuto (+2,6%, +4mila), e inferiore alla media nazionale (+3,3%). Resta invece negativo l’andamento dell’Agricoltura, che perde il 34% degli occupati rispetto all’anno precedente (23mila unità in meno), a fronte di una situazione stabile nel resto del Paese (+0,1%).
Secondo i dati INPS, nel 2024 nel Lazio si sono registrate circa 930mila assunzioni da parte di datori di lavoro privati, in calo del 6% rispetto all’anno precedente, un rallentamento più marcato rispetto alla media nazionale (-1,8%), dovuto soprattutto alla flessione dei contratti a termine (-9,7%).
Le cessazioni sono diminuite del 5,1%. Tra le principali cause di cessazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato prevalgono le dimissioni volontarie (64% delle cessazioni dei contratti stabili). Il saldo attivazioni-cessazioni resta positivo (+54mila), trainato da contratti stabili e apprendistato, con contributi significativi da commercio, trasporti, ristorazione, attività professionali e industria.
Le ore di cassa integrazione autorizzate si riducono da 34 a 24 milioni, un calo attribuibile esclusivamente al settore dei Servizi.