A partire dal 19 luglio 2025 entreranno in vigore nuove disposizioni in materia di acque potabili, con un rafforzamento delle restrizioni relative alla presenza di sostanze perfluoroalchiliche (Pfas). Le misure sono previste dal Decreto Legislativo 19 giugno 2025, n. 102, che modifica e integra il D.lgs. 23 febbraio 2023, n. 18, concernente gli obblighi per i soggetti coinvolti nella filiera della fornitura di acqua destinata al consumo umano.
Tra le principali novità introdotte dal decreto, vi sono nuove indicazioni per le imprese che producono materiali destinati al contatto con l’acqua potabile – come tubazioni, rubinetti e serbatoi – che dovranno rispettare criteri aggiornati. Sono inoltre riviste le prescrizioni per i produttori di reagenti chimici e materiali filtranti impiegati nei processi di potabilizzazione.
Un aspetto rilevante riguarda l’introduzione di nuovi valori limite per i Pfas, che dovranno essere rispettati a partire dal 13 gennaio 2026. Tra questi è previsto, per la prima volta, un limite specifico per l’acido trifluoroacetico (TFA).
Infine, cambia anche la disciplina per le piccole forniture idriche: l’esenzione dalla valutazione del rischio, che finora era automatica, dovrà essere espressamente richiesta dai gestori.