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News - 17/07/2025

CSRD: Approvato il nuovo atto delegato per semplificare gli obblighi amministrativi delle imprese della Wave 1

La Commissione europea adotta modifiche mirate agli standard di rendicontazione per ridurre i carichi burocratici delle grandi imprese coinvolte nella Wave 1 di applicazione della CSRD

La Commissione Europea ha approvato un atto delegato volto a semplificare gli obblighi di rendicontazione per le imprese incluse nella prima ondata (Wave 1) dell'applicazione della CSRD, introducendo "quick fix" agli standard ESRS di prima generazione. Grazie a questo intervento, le aziende chiamate a redigere il report di sostenibilità per l’esercizio 2024 potranno escludere alcune informazioni, tra cui i dati sugli effetti finanziari attesi derivanti da specifici rischi legati alla sostenibilità, nonché le emissioni di gas serra Scope 3 e quelle totali. Il medesimo alleggerimento si estenderà anche ai bilanci 2025 e 2026, in virtù del provvedimento correttivo approvato, senza che le imprese Wave 1 debbano aggiungere ulteriori elementi informativi rispetto a quanto già richiesto per il 2024.

Inoltre, tutte le aziende della Wave 1, incluse quelle con oltre 750 dipendenti, potranno beneficiare della facoltà di non riportare informazioni relative ad alcuni standard tematici specifici – ossia ESRS E4 (biodiversità ed ecosistemi), S2 (lavoratori nella catena del valore), S3 (comunità impattate) e S4 (consumatori e utenti finali) – per gli esercizi 2025 e 2026. In precedenza, questa possibilità era prevista solo per le imprese con meno di 750 dipendenti.

Restano invece più stringenti gli obblighi relativi allo standard S1 (lavoratori propri): le aziende con meno di 750 dipendenti potranno ometterlo completamente nei primi due esercizi, mentre per le imprese di dimensioni maggiori l’esenzione varrà solo per il 2025.

L’atto delegato interviene anche sulle informazioni quantitative previste dall’Appendice C dell’ESRS 1 in merito agli impatti finanziari attesi. Viene infatti introdotta una sospensione biennale dell’obbligo di comunicare tali dati, permettendo alle imprese della Wave 1 di omettere – fino al report relativo al 2027 – indicatori come SBM-3 (interazione tra impatti, rischi, opportunità e strategia aziendale), E1-9 (effetti finanziari di rischi e opportunità legati al clima), E2-6 (inquinamento), E3-5 (risorse idriche e marine), E4-6 (biodiversità) ed E5-6 (uso delle risorse ed economia circolare).

Questo intervento si inserisce nel quadro più ampio del pacchetto normativo "Omnibus", adottato dalla Commissione lo scorso 26 febbraio, che mira a ridurre il carico regolatorio per le imprese.

Le modifiche introdotte dall’atto delegato saranno soggette a un periodo di valutazione iniziale di due mesi da parte del Parlamento europeo e del Consiglio dell’UE, prorogabile fino a un massimo di quattro mesi. In assenza di obiezioni, le nuove disposizioni entreranno in vigore automaticamente, senza necessità di recepimento nei singoli ordinamenti nazionali.

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Valentina Gordiani




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Temi: ESG,Sostenibilità,Economia circolare,Transizione ecologica,


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