Il decreto che aggiorna il sistema dei Certificati Bianchi per il periodo 2025-2030 ha ricevuto il via libera delle Regioni in Conferenza Unificata il 10 luglio u.s., ed è stato firmato dal Ministro Pichetto Fratin lo scorso 25 luglio. L’intervento normativo punta a modificare i criteri di riconoscimento del risparmio energetico e a ridefinire le soglie di intervento ammissibili.
Il decreto stabilisce nuovi obiettivi annuali di risparmio energetico per energia elettrica e gas naturale, con valori progressivamente crescenti fino al 2030. Per l’elettricità, il target iniziale è di circa 855 mila certificati bianchi nel 2025, destinati a salire fino a quasi 1,8 milioni nel 2030. Per il gas naturale, si parte da 524 mila certificati per arrivare a oltre un milione nello stesso anno. Tali obiettivi sono coerenti con il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima aggiornato al 2024.
Per quanto riguarda il sistema di aste – già previsto dalla normativa vigente – Il nuovo decreto conferma la gestione del sistema da parte del GSE e ne precisa ulteriormente le modalità operative. Le aste, già previste dalla normativa vigente, potranno essere indirizzate a specifiche tecnologie o tipologie progettuali.
Viene rivista anche la disciplina dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) “virtuali”, mantenendo lo strumento ma rendendone l’utilizzo progressivamente più restrittivo. Il valore unitario sarà fissato a 10 €/Tee, rispetto all’attuale intervallo compreso tra 10 e 15 €/Tee, determinato dalla differenza annuale tra il contributo tariffario e il valore di riferimento di 260 €/Tee.
Infine, una novità rilevante riguarda l’articolo 5 del decreto, relativo ai requisiti e alle modalità di accesso al meccanismo. In particolare, per i progetti che prevedono l’impiego di fonti rinnovabili per usi non elettrici – ammessi solo se contribuiscono a migliorare l’efficienza energetica – viene espressamente inclusa la geotermia tra le tecnologie riconosciute per generare risparmi energetici addizionali.