“Sono trascorsi nove anni dal sisma che distrusse Amatrice e colpì duramente molte località vicine, provocando la morte di 299 persone. Il primo pensiero va alle vittime e ai loro familiari. Fin dai primi momenti dopo la tragedia, il mondo delle imprese ha dimostrato concreta solidarietà verso le comunità colpite, contribuendo – insieme alle organizzazioni sindacali – con una raccolta fondi di sei milioni di euro a loro favore. Come Associazione, il nostro impegno non è mai venuto meno, collaborando costantemente con le istituzioni per semplificare e velocizzare le pratiche burocratiche”.
“Le ferite lasciate da quel terremoto sono ancora visibili. Sebbene si notino segnali positivi e un’accelerazione dei lavori, è necessario dare un’ulteriore spinta al processo di ricostruzione. Continueremo a chiedere con forza una maggiore semplificazione e rapidità nelle procedure, per sostenere cittadini e imprese e contribuire alla rinascita dei territori colpiti”.
“Nel Lazio, le richieste di ricostruzione privata presentate all’Ufficio Speciale Ricostruzione (USR) nei Comuni del cratere sono state circa 3.700, tra danni lievi, gravi a edifici abitativi e a strutture produttive. In circa il 45% dei casi, i contributi sono già stati approvati o erogati, a conferma che la maggior parte delle domande era ben fondata. È giusto riconoscere il lavoro svolto dal Commissario Guido Castelli, ma è altrettanto urgente proseguire con maggiore slancio, anche per contrastare il fenomeno dello spopolamento in queste aree”.