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News - 24/09/2025

Presentata dalla Commissione Europea la nuova Strategia europea per le infrastrutture di ricerca e le infrastrutture tecnologiche

Cinque assi di intervento

Il 15 settembre 2025, la Commissione europea ha presentato la nuova Strategia europea per le infrastrutture di ricerca e tecnologia (R&I), con il fine di consolidare la leadership scientifica e tecnologica dell’UE rafforzandone al contempo la sovranità industriale. Le infrastrutture di ricerca e tecnologia rappresentano infatti l’ossatura dell’ecosistema europeo di ricerca e innovazione, includendo grandi attrezzature e laboratori di frontiera, linee pilota, impianti dimostrativi e ambienti di test avanzati. Queste strutture svolgono un ruolo cruciale lungo l’intero ciclo dell’innovazione, dalla ricerca fondamentale allo sviluppo tecnologico e all’immissione sul mercato di nuove soluzioni, sostenendo la competitività industriale e riducendo i rischi legati alla commercializzazione delle tecnologie emergenti.

La strategia riconosce che il costo e la complessità della costruzione e gestione di queste infrastrutture stanno crescendo rapidamente e che i principali competitor globali stanno investendo in maniera massiccia in strutture su larga scala. Pertanto, l’Europa mira a rafforzare la propria capacità scientifica attraverso un approccio coordinato a livello europeo, che consenta di ottimizzare risorse, evitare duplicazioni, armonizzare procedure di accesso e incrementare la cooperazione transfrontaliera. In questo quadro, la Commissione colloca questa iniziativa nel quadro della “quinta libertà”, ovvero la libera circolazione della conoscenza, della ricerca e dell’innovazione, delineata precedentemente dal Rapporto Draghi e dalle raccomandazioni del gruppo di esperti incaricato della valutazione intermedia di Horizon Europe. Inoltre, il documento si integra con altre iniziative chiave, tra cui l’European Research Area Act, l’European Innovation Act, la Strategia per le startup e le scaleup e la futura AI in Science Strategy.

 

Il piano d’azione agirà sui cinque seguenti assi di intervento:

  1. Il rafforzamento dell’ecosistema europeo delle infrastrutture di R&I attraverso investimenti mirati, aumento delle capacità e piena valorizzazione della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale; 
  2. La semplificazione dell’accesso per tutti gli utenti, tra cui ricercatori, università, imprese innovative e PMI, tramite un portale unico europeo e un insieme integrato di servizi di ricerca e innovazione, accompagnati da una nuova Carta di Accesso per gli utenti industriali e da schemi pilota per l’accesso transfrontaliero alle infrastrutture tecnologiche; 
  3. La valorizzazione del capitale umano, attraverso percorsi di carriera strutturati, formazione continua, scambi di personale e il rafforzamento di iniziative per consolidare l’attrattività scientifica dell’Europa sotto l’approccio “Choose Europe”;
  4. Il miglioramento della governance e della pianificazione strategica degli investimenti, attraverso meccanismi decisionali più chiari, maggiore coordinamento delle fonti di finanziamento e cooperazione rafforzata tra Stati membri e stakeholder; 
  5. Il rafforzamento della dimensione internazionale e della resilienza delle infrastrutture, promuovendo standard europei su accesso, gestione dei dati e sicurezza della ricerca, nonché la cooperazione con partner strategici e l’integrazione dei Paesi candidati e associati all’ERA, con particolare attenzione all’Ucraina e alle regioni emergenti come ASEAN, Africa e America Latina.

Le infrastrutture di ricerca e tecnologia sono riconosciute come una risorsa strategica per affrontare sfide globali in settori chiave quali intelligenza artificiale, scienze della vita, osservazione della Terra, tecnologie quantistiche, energia da fusione, biotecnologie, energie pulite e rinnovabili e materiali avanzati. La strategia le definisce strumenti essenziali per promuovere l’eccellenza scientifica, sostenere la ricerca interdisciplinare e applicata e ridurre il divario di innovazione con i principali concorrenti globali. Esse rappresentano inoltre un motore per attrarre investimenti, accelerare la crescita di startup e scaleup, rafforzare la sicurezza economica e tecnologica dell’Unione e consolidare il ruolo dell’Europa come attore di riferimento nella diplomazia scientifica internazionale.

 

In allegato il documento della Commissione (testo in italiano).

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Daniela Marchetti




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