Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) ha chiarito, attraverso un recente interpello, che i proponenti di nuovi impianti, tra cui gli impianti fotovoltaici, possono scegliere di presentare direttamente la domanda di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), anche nei casi in cui la normativa preveda soltanto la “verifica di assoggettabilità” o screening.
In pratica, anche se un progetto rientra tra quelli per cui la legge richiede solo una valutazione preliminare, l’azienda può decidere di avviare subito la VIA completa. In questo modo, il proponente può scegliere di presentare direttamente la VIA completa, evitando la fase preliminare di verifica di assoggettabilità e semplificando il procedimento autorizzativo.
Il Mase ha precisato che, in questi casi, l’autorità competente resta comunque quella individuata per lo screening — di norma la Regione o la Provincia autonoma — e non il Ministero.
Dall'interpello emerge inoltre che la possibilità di richiedere la VIA volontaria riguarda non solo gli impianti fotovoltaici, ma anche altre categorie di opere soggette a soglie di assoggettabilità, come gli impianti agrivoltaici o quelli di trattamento rifiuti (ad esempio attività R5). Il principio è lo stesso anche per progetti che presentano soglie differenziate tra VIA e screening, come alcune infrastrutture energetiche.