È stato pubblicato il decreto ministeriale sul meccanismo Energy Release 2.0, a seguito della registrazione presso la Corte dei Conti. Il provvedimento rappresenta un passaggio significativo nella strategia energetica nazionale e mira a conciliare due obiettivi centrali: promuovere la produzione da fonti rinnovabili e sostenere le imprese maggiormente esposte ai costi dell’energia.
Come ha evidenziato il ministro Gilberto Pichetto Fratin, il decreto consente di rendere operativo un sistema che permette alle aziende energivore di accedere anticipatamente a energia rinnovabile a prezzo calmierato, fissato a 65 euro/MWh. L’obiettivo del MASE è consentire la sottoscrizione dei contratti entro la fine del 2025 e approvare, entro la metà di novembre, le regole operative aggiornate del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e gli schemi contrattuali, che definiranno in dettaglio le modalità di anticipazione e restituzione dell’energia.
Nei primi mesi del 2026 è inoltre prevista una procedura competitiva per l’assegnazione degli obblighi di realizzazione di nuovi impianti rinnovabili, destinati a restituire l’energia anticipata. Tali impianti dovranno essere completati entro 40 mesi dalla sottoscrizione dei contratti, incentivando nuovi investimenti nelle energie pulite e rafforzando la sicurezza energetica nazionale.
Il testo del nuovo decreto, come precisato dal Ministero, recepisce le osservazioni della Commissione Europea, tra cui l’introduzione della clausola di claw-back, che impone la restituzione di eventuali sovra-remunerazioni al termine del periodo contrattuale. Tale adeguamento garantisce la conformità al quadro normativo europeo sugli aiuti di Stato e assicura trasparenza e sostenibilità economica nel lungo periodo.