Il rapporto analizza la crescente integrazione energetica tra Russia e grandi economie orientali (in particolare Cina e India) nonostante le nuove sanzioni statunitensi. La Cina riduce la dipendenza dal GNL via mare a favore del gas russo via tubo, mettendo in discussione le previsioni di crescita dell’export di GNL USA. Parallelamente, continuano gli acquisti di GNL artico russo e aumentano i flussi di greggio verso Cina e India, che aggirano o attenuano l’impatto delle sanzioni. Sullo sfondo, gli Stati Uniti ricalibrano la propria strategia energetica tra interessi interni (fracking, prezzo alla pompa) e obiettivi geopolitici, mentre il mercato globale del gas e del petrolio entra in una fase di profonda ridefinizione degli equilibri fino al 2030.