31/10/2011
(LZ) UNINDUSTRIA. VERSO FIUGGI, TRANQUILLI: COSTRUIRE UNICO CORPO
TRE PILASTRI: INNOVAZIONE, AGGREGAZIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE.
(DIRE) Roma, 31 ott. - "Abbiamo avuto un lungo lavoro di
unificazione formale dell'associazione, adesso la sfida e'
costruire una industria, una rappresentanza e un unico corpo. Le
assise sono un primo momento importante, tutto nostro, in cui gli
associati conoscono la loro nuova associazione. Da Unindustria a
una industria". Attilio Tranquilli, vicepresidente di Unindustria
con delega al credito, finanza e federalismo fiscale, presenta
cosi' l'Assise generale dell'associazione in programma il
prossimo 5 novembre a Fiuggi.
La discussione sara' articolata in cinque sessioni tematiche,
dall'associazione che vorrei alle relazioni industriali, dal
credito e la finanza alla politiche di sostegno, fino alla
semplificazione della pubblica amministrazione. Il filo
conduttore delle discussioni, secondo Tranquilli, sono "tre
grandi pilastri: innovazione di processo e di prodotto,
aggregazione e internazionalizzazione". Per arrivare ad
affrontarli compiutamente, secondo il vicepresidente di
Unindustria, il ragionamento deve essere di piu' ampio respiro:
"Non c'e' sviluppo senza lavoro, non c'e' civilta' senza lavoro,
non c'e' comunita' senza lavoro. Siccome noi siamo come
associazione siamo una comunita', lavoriamo per una civilta'
economica, il nostro vero obiettivo e' lo sviluppo, il lavoro e'
anche un nostro grande obiettivo e non lo e' solo per i
sindacati. Noi ci confrontiamo sul lavoro per cercare di
modernizzarlo, di aggiornarlo e di ritrovarlo". Il problema,
sottolinea Tranquilli, "e' come fare: oggi siamo in difficolta'
nel dare una risposta".
Alcune proposte ci sono: "Per avere lo sviluppo, e quindi il
lavoro, non possiamo prescindere da infrastrutture materiali e
immateriali piu' moderne, da una burocrazia piu' efficiente e
veloce. E questo vale per il lato del contesto. Dal punto di
vista interno, le nostre imprese devono cominciare a vincere la
sfida del mercato soprattutto innovando i loro prodotti e il loro
modo di fare impresa, aggregando le loro forze e sfidando i
mercati del mondo".(SEGUE)
(LZ) UNINDUSTRIA. VERSO FIUGGI, TRANQUILLI: COSTRUIRE UNICO CORPO -2-
(DIRE) Roma, 31 ott. - Da qui si arriva ai "tre grandi pilastri:
innovazione di processo e di prodotto, aggregazione e
internazionalizzazione. Queste sono le strade che la nostra
associazione dal primo giorno ha indicato. Sono percorsi
complicati, probabilmente non e' possibile seguirli tutti e tre
contemporaneamente, pero' per ognuna delle nostre aziende c'e' la
possibilita' di internazionalizzare di piu', di innovare di piu'
o di aggregarsi per diventare dimensionalmente piu' forte per
reggere l'urto di questa importante crisi economica che comincia
a segnalare i suoi primi effetti anche su Roma, che fino ad oggi
era stata un po' piu' fortunata del resto d'Italia".
Per mettere in piedi i tre pilastri, secondo Tranquilli, "ci
vuole un sistema finanziario che funzioni meglio, quindi ci vuole
credito e ci vuole finanza. Siamo in una situazione delicata, la
concessione di nuovo credito e' diventata una cosa molto
difficile. La ricerca di finanza per aggregarsi, svilupparsi e
internazionalizzare e innovare e' da sempre molto difficile nel
nostro paese. Ma non si puo' prescindere per fare queste cose dal
ruolo delle banche e delle istituzioni finanziarie: mi piace
ricordare una delle caratteristiche principali di questa nuova
Unindustria, quella di aver portato dentro l'alleanza vincente
tra le banche e le imprese che operano sul nostro territorio.
Questo ha permesso uno scambio di conoscenza, questo dialogo ci
ha permesso di fronteggiare la crisi in totalmente maniera
diversa e devo dire vincente. Le banche e le imprese nella nostra
associazione dialogano costantemente, quando ci sono problemi si
risolvono prima che diventino irrisolvibili. Questa e' stata una
grande illuminazione, oggi e' un percorso strategico che
rivendichiamo con orgoglio nel sistema di Confindustria, perche'
siamo stati i primi".
Su tutti questi problemi relativi al credito, conclude il
vicepresidente di Unindustria, "noi abbiamo adottato moltissime
azioni, mi piace ricordare l'unica che non abbiamo pubblicizzato
ma che funziona benissimo: si tratta di una sorta di tavolo
compensazione banche-associati. Era nata per far dialogare
l'imprenditore e la banca prima che una controversia avesse
effetti di tipo giudiziale, oggi sta diventando sempre di piu' un
modo per scambiarsi opinioni ed, eventualmente, per trasferirsi
problemi e per trovare soluzioni o opportunita'. Con questo
metodo non abbiamo paura di affrontare i problemi".