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News - 02/08/2013

Pagamenti PA - Emendamento al DL lavoro-IVA

Il Senato ha approvato, il 31 luglio scorso, un emendamento al DL 76/2013 - Interventi occupazione, coesione sociale, IVA e misure finanziarie - che mira a liberare una nuova tranche di debiti della PA

Il 31 luglio scorso l’Assemblea del Senato ha approvato un emendamento al ddl n. 890 – conversione in legge del DL 76/2013, recante primi interventi urgenti per la promozione dell’occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti – che mira a liberare, nella prima parte del 2014, una nuova tranche di debiti della PA, stimata in 20-25 miliardi di euro.

L’emendamento introduce il riconoscimento della garanzia dello Stato sui crediti ceduti alle banche o ad intermediari finanziari.
La garanzia si applicherà ai debiti di parte corrente che figureranno negli elenchi che le amministrazioni sono tenute a comunicare entro il 15 settembre prossimo sulla piattaforma elettronica costituita presso il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato (la sola comunicazione, in base al decreto 35, equivale a certificazione del credito).
Le imprese possono cedere il credito ad una banca o a un intermediario finanziario (anche sulla base di apposite convenzioni quadro) che non potranno richiedere sconti superiori al 2% dell’ammontare del credito.
Viene quindi istituito presso il MEF un Fondo ad hoc per la copertura degli oneri derivanti dal rilascio della garanzia dello Stato, per il quale sarà necessario emanare un decreto attuativo entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge. La garanzia dello Stato acquisterà efficacia all’atto dell’individuazione delle risorse da destinare al Fondo.
E’ stato inoltre previsto che, nelle regioni sottoposte ai piani di rientro dai disavanzi sanitari, i pagamenti dei debiti sanitari possano essere effettuati, oltre che in applicazione dei criteri già indicati dal dl 35 (priorità ai crediti non oggetto di cessione pro soluto e secondo l’ordine cronologico), anche attribuendo precedenza ai crediti fondati su titoli esecutivi divenuti definitivi.
Il provvedimento passa ora all’esame della Camera - in seconda lettura - previsto entro il prossimo 9 agosto.

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